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Sassuolo, Giovanni Carnevali toglie Boga dal mercato: “È ufficialmente incedibile”

L’amministratore delegato neroverde, di fronte ad una domanda sul futuro del ventitreenne franco-ivoriano, ha escluso una sua cessione nella finestra estiva di mercato: “Boga? È incedibile. Immaginavamo la sua forza e il potenziale, che non è ancora esploso del tutto avendo ampi margini di miglioramento”.
A cura di Alberto Pucci
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Jeremie Boga non è più una sorpresa, e se ne sono accorti anche i dirigenti del Chelsea: probabilmente pentiti di aver perso la possibilità di ricomprare il ventitreenne attaccante franco-ivoriano. Intorno al velocissimo giocatore cresciuto nelle giovanili dei ‘Blues', dopo le sue recenti prestazioni (7 reti nelle ultime 11 giornate), si è così accesa un'asta di mercato alla quale si sarebbero iscritte società del calibro di Atalanta, Juventus, Inter, Milan e Napoli.

Carnevali chiude alla cessione

Per il suo cartellino potrebbero non bastare 30 milioni di euro (De Laurentiis ne avrebbe inutilmente messi sul piatto 25), ma secondo Giovanni Carnevali il problema non è il prezzo perché, semplicemente, la società neroverde non vuole privarsi del suo gioiello: "Non mi pongo un problema di cifre per il semplice fatto che non vogliamo venderlo. Lo dichiaro ufficialmente incedibile – ha spiegato l'amministratore delegato del Sassuolo, nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport – Immaginavamo la sua forza e il potenziale, che non è ancora esploso del tutto avendo ampi margini di miglioramento".

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Il Chelsea è fuori gioco

Il dirigente neroverde ha dunque confermato l'intenzione del club emiliano, già emersa subito dopo aver ‘annullato' il diritto di recompra del Chelsea: "È stata un'operazione molto importante e con un risultato economicamente non facile da ottenere perché lo abbiamo preso al 100% dal Chelsea – ha spiegato Carnevali a Dazn – Ora faremo delle valutazioni, ma il Sassuolo vuole portare a termine il campionato senza pensare al prossimo, sapendo che la nostra politica è cercare di costruire e non di distruggere".

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