Sarri verso l’esonero: ore decisive in casa Juventus per il futuro della panchina
La Juventus è uscita dalla Champions League. Sarri era giunto a Torino con delle grandi ambizioni, ma non è riuscito a raggiungere nemmeno i quarti di finale, risultato (minimo) che era stato raggiunto da Allegri nelle ultime due stagioni. La Juve è fuori dalle prime otto per la prima volta dopo quattro anni e l'ex tecnico del Napoli e del Chelsea ora traballa. Da tempo si fanno nomi di possibili sostituti, al netto delle rassicurazioni del presidente Agnelli che potrebbe liquidare anche Nedved e Paratici.
Sarri, la Juve può esonerarlo
Ha vinto lo scudetto Sarri, ha ottenuto un bel record – è diventato l'allenatore più vecchio campione d'Italia – ma ora traballa. La Juventus sta valutando da tempo la posizione del tecnico toscano che nonostante un contratto fino al 2022 può essere esonerato. La Juve sta rivalutando i nomi di una serie di allenatori, praticamente è lo stesso casting dello scorso anno con gli stessi nomi, eccetto Pep Guardiola. Quindi si valutano Pochettino, Simone Inzaghi (candidati pure un anno fa) ma anche Gasperini e il c.t. Mancini (che non ha preso bene l'idea di Lippi come d.t. della Nazionale. Non possono escludersi le candidature di Allegri e Conte, che hanno entrambi poche chance. Il sogno è Zidane, che non vuole lasciare il Real Madrid.
Rischiano anche Nedved e Paratici
Nedved e Paratici hanno voluto fortemente Sarri, anche se per loro la prima scelta era Conte, e ora naturalmente potrebbero pagare le conseguenze. Nedved potrebbe rimanere in società seppur con un altro ruolo, rispetto a quello di vicepresidente, mentre Paratici rischia di non essere più il direttore sportivo della Juventus. La prossima stagione inizierà presto, il 19 settembre parte la Serie A e tra venti giorni inizierà il ritiro. La società bianconera potrebbe prendere delle decisioni importanti già in questo fine settimana. L'eliminazione con il Lione potrebbe produrre un terremoto in casa Juve.