Sarri si sfoga dopo due mesi fermo: “È una bestemmia, dispiace anche doverne parlare”
Il 2023 di Maurizio Sarri è iniziato malissimo. La sconfitta contro il Lecce è un boccone amaro, difficile da digerire per l'allenatore della Lazio che non ha nascosto la delusione nel post-partita. Il vantaggio di Immobile aveva illuso i capitolini, messi poi al tappeto in rimonta. Tanti gli interrogativi del tecnico per una squadra che nel secondo tempo ha vanificato quanto di buono aveva fatto nel primo.
Adesso bisognerà trovare delle risposte, perché i punti sono sempre più pesanti: "Le spiegazioni non si trovano in queste situazioni, altrimenti avremmo già risolto questi problemi. Abbiamo controllato la partita nel primo tempo, poi verso la fine si stava sporcando. Nel secondo tempo li abbiamo innescati noi perdendo tanti palloni. Ci siamo spenti e consegnati agli avversari. Difficile spiegare il risultato".
Per certi versi Sarri non riesce a darsi pace: "Se loro fanno una buona partita e noi perdiamo vuol dire che siamo inferiori a quello che pensiamo di essere. Appena ci hanno visti vulnerabili sono stati bravi ad azzannarci, ma per i primi 35 minuti di gara li abbiamo dominati. Difficile quando ti scontri con queste problematiche, perché non sono tattiche. Dobbiamo lavorare su 25 teste, lo stiamo facendo da tempo. In questa squadra c'è qualcosa che si spegne e si espande. Oggi avevamo incanalato bene la partita con una delle migliori Lazio della stagione, peccato".
La lunga sosta per i Mondiali dunque non ha fatto bene alla Lazio. D'altronde Sarri ha sempre manifestato il suo disappunto per la necessità di far disputare il torneo iridato in questo inedito periodo dell'anno. E dopo Lecce, il toscano è tornato alla carica: "Come ho vissuto la pausa? Come una grandissima rottura di…".
Dopo essersi autocensurato, l'ex di Napoli e Juventus ha ribadito il suo pensiero: "È inconcepibile, incredibile, dispiace anche doverne parlare. Sono un fautore del boxing day, facciamo uno sport che è diventato uno spettacolo e quando la gente a casa si deve giocare. Stare fermo nel periodo più bello dell'anno per un calciatore… è stata una bestemmia e non penso che il calcio mondiale indietro abbia niente".