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Sarri sceglie il calciatore più forte che ha allenato, è una sorpresa: “È sensibile e delicato”

Maurizio Sarri si è raccontato tra passato, presente e prospettive future. Un’occasione anche per parlare del calciatore con il quale ha avuto maggiore feeling.
A cura di Marco Beltrami
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Maurizio Sarri aspetta la chiamata giusta dopo la fine dell’esperienza alla Lazio. Le offerte, compresa a quanto pare quella del Milan e una ricchissima dall’Arabia. L'allenatore ha vissuto mesi difficili a causa di due lutti in famiglia, e dei problemi di salute della moglie. In un'intervista al Corriere, l'ex di Empoli, Napoli, Chelsea, Juve e Lazio, ha parlato del suo passato, e anche delle nuove sfide che l'attendono.

Maurizio Sarri e i motivi dell'addio alla Lazio

Un'occasione anche per soffermarsi sulla separazione con i biancocelesti, ultimo club allenato. L'allenatore è rimasto deluso per il mercato: "Lotito è diverso da come appare: gli voglio bene ma le discussioni sono state frequenti nell’ultimo periodo. Dopo un secondo posto e la vendita di Milinkovic Savic mi aspettavo rinforzi. Alla fine, avevo attaccato il mio malcontento alla squadra". Ecco allora la necessità di fare un passo indietro.

Il giocatore più forte con il quale ha lavorato Sarri

A proposito di giocatori invece Sarri ha avuto modo di allenare giocatori di primissimo livello e campioni. Uno su tutti Cristiano Ronaldo, alla Juventus. Nonostante tutto, di fronte alla domanda sul calciatore più forte con il quale ha lavorato, il mister toscano ha spiazzato tutti: "Sono legato a un ragazzo, sensibile e delicato, che avrebbe potuto avere una carriera strepitosa, Riccardo Saponara".Attualmente in Turchia all’Ankaragücü, Saponara che è cresciuto con Sarri all’Empoli ha vestito diverse maglie in carriera, compresa quella del Milan. Spesso e volentieri gli infortuni lo hanno frenato, impedendogli di esplodere.

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Sarri e il rapporto con i presidenti di Napoli, Juve, Chelsea e Empoli

D'altronde il rapporto con la squadra toscana è speciale, come confermato anche dalla risposta sui presidenti delle sue ex squadre. Menzione speciale per Corsi: "De Laurentiis forse è una persona più complessa, ma gli sarò sempre riconoscente per avermi fatto allenare la squadra per cui tifavo da bambino. A Torino ho avuto Andrea Agnelli, il punto di riferimento di tutta la Juve. Poi mi sono relazionato con Roman Abramovich, meno algido e più ironico di quanto si pensi. Fra tutti il più simpatico è però Corsi dell’Empoli. Mi manca lavorare con i fondi".

E a proposito del calcio attuale in Serie A, c'è una squadra che ha colpito Sarri, e non è una big:"Il Como di Fabregas mi intriga. Mi piacciono il progetto e la connessione che Cesc ha con la società. È stato un mio giocatore al Chelsea, un ragazzo molto intelligente. L’ho incontrato di recente e ci siamo scambiati impressioni sulla tattica, ha preso appunti. È umile".

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