Sarri rompe per sempre con la Juve: “Rigorino e difesa, così hanno vinto tanti campionati”
Non si può certo dire in questo caso "c'eravamo tanto amati". Già perché Maurizio Sarri in realtà non è mai riuscito durante la sua stagione alla Juventus a fare breccia nel cuore dei tifosi bianconeri. Ecco dunque che le sue dichiarazioni nel post-partita della sconfitta della sua Lazio contro la squadra di Allegri, di certo non incrineranno un rapporto che non è mai stato particolarmente idilliaco, ma anzi probabilmente fugano ogni dubbio su un feeling mai nato. L'allenatore della formazione capitolina oltre a non aver digerito l'arbitraggio di Di Bello, reo a suo dire di aver assegnato un "rigorino" alla Juventus, ha riservato anche una stoccata al gioco della Vecchia Signora, e indirettamente anche a Massimiliano Allegri.
Proprio non ha digerito la sconfitta interna della sua Lazio contro la Juventus Maurizio Sarri. I padroni di casa hanno per lunghi tratti anche potuto contare su un buon possesso palla, come previsto nei dettami del suo tecnico, rivelatosi però alla fine sterile. Più cinica invece la compagine ospite che ha sfruttato le ripartenze e soprattutto la velocità di giocatori come Chiesa e Cuadrado dimostrandosi anche molto solida. Insomma niente di nuovo per il tecnico che nel post-partita a Lazio Style Channel, è partito dall'analisi della partita per fare una considerazione anche sulle caratteristiche della Juventus, togliendosi anche un sassolino contro la sua ex squadra.
Sarri infatti ha spiegato: "Con il 77% di supremazia territoriale. Per la mole di gioco prodotta ci è mancato qualcosa negli ultimi metri. Hanno vinto da Juve. Rigorino per il vantaggio e fase difensiva bassa solida e contropiede. È il modo in cui negli ultimi anni hanno vinto partite e campionati". Caratteristiche dunque che lo stesso Sarri ha provato a cambiare nella sua annata torinese, senza però riuscirci a giudicare dai termini usati.
Il passato è passato dunque per Sarri. E la dimostrazione arriva poi dalle parole sui tifosi della Juventus, che a suon di cori lo hanno sbeffeggiato all'Olimpico, per la sconfitta rimediata. L'allenatore si è dimostrato perentorio per quella che sembra una rottura definitiva e insanabile: "Dei tifosi della Juve non mi interessa niente, io alla Juve ho lavorato, non è che sono juventino. Ho vinto un campionato e sono contento di averlo vinto, ma finisce lì. Quello che cantano non mi tange”.