video suggerito
video suggerito

Sarri rammaricato dall’incapacità della Lazio di tirare in porta: “È una bestemmia sinceramente”

Maurizio Sarri ha parlato al termine della gara pareggiata dalla sua Lazio contro il Bologna. Il tecnico biancoceleste non è riuscito a sorpassare l’Inter al secondo posto in classifica e di questo è un po’ rammaricato: “Ci sono state delle situazioni in cui non siamo andati al tiro, ed è una bestemmia sinceramente”.
A cura di Fabrizio Rinelli
97 CONDIVISIONI
Immagine

Maurizio Sarri ha parlato al termine della gara pareggiata dalla sua Lazio in casa di un ottimo Bologna. Il tecnico biancoceleste non è riuscito a sorpassare l'Inter al secondo posto in classifica e forse le poche occasioni da gol viste al Dall'Ara non hanno fatto piacere all'allenatore toscano che ha dovuto fare a meno ancora una volta di Ciro Immobile. Sarri ai microfoni di Sky è molto chiaro e spiega i dettagli della partita: "Abbiamo fatto una partita seria, di applicazione e attenzione anche se giocare qui ora non è semplice contro una squadra in crescita e in un momento positivo – ha detto l'allenatore biancoceleste che ha poi parlato della sterilità in fase realizzativa – Con Immobile avremmo 10-11 gol in più in media con lo scorso anno.

Stiamo concretizzando poco e poi ci sono state delle situazioni in cui non siamo andati al tiro, ed è una bestemmia sinceramente". Ovviamente la Lazio è rammaricata per non essere riuscita a scavalcare l'Inter al secondo posto e Sarri di questo ne è consapevole specie per non aver concretizzato alcune occasioni. L'allenatore della Lazio spiega cosa manchi a questa squadra per fare quel salto di qualità: "Bisogna avere motivazioni feroci e se l'obiettivo è irraggiungibile per me è meglio, quindi il segreto per far bene è l'utopia".

Sarri in campo al Dall'Ara durante la gara col Bologna.
Sarri in campo al Dall'Ara durante la gara col Bologna.

Il tecnico dei biancocelesti ha poi cambiato decisamente argomento e ha anche scherzato negli studi di Sky con gli ospiti presenti, con l'amico Walter Zenga e le domande che hanno anche divertito il tecnico biancoceleste. A Sarri viene chiesto della sua carriera e del fatto che sia uno dei migliori allenatori italiani arrivato però in ritardo sulle panchine di Serie A: "Nagelsmann ad esempio è un miracolato da Dio" spiega Sarri prima di proseguire con questo clima di grande leggerezza. All'allenatore della Lazio viene chiesta una spiegazione sui suoi capelli rasati: "Avevo mia moglie che mi rompeva perché dopo un periodo in cui vincevamo tutte le partite la rimbalzavo e dopo il ko con l'AZ non avevo più scelta".

In studio ridono tutti e Sarri prosegue: "Io in casa sono uno spettacolo, non disturbo mai e quel poco che ci sono sto in ufficio". Ritornando per un attimo seri, Sarri parla anche dell'assenza di Mourinho nel derby: "A me dispiace perché lo vedo sempre e volentieri e poi perché fa parte dello spettacolo". Su DAZN invece l'allenatore della Lazio rivela un retroscena sulla sua esperienza al Napoli approfittando della presenza di Ghoulam in studio: "La società era riluttante su Koulibaly, ma dopo ogni allenamento mi impuntavo per tenerlo".

97 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views