Sarri ko a Bologna e si lamenta del calendario: “Lazio unica in Europa a giocare dopo 61 ore”
A Bologna la Lazio è crollata, dopo due successi consecutivi i biancocelesti sono stati sconfitti per 3-0 dalla squadra di Mihajlovic, che ha dominato ed ha dimostrato di essere molto pimpante, a differenza della squadra di Sarri, spenta mentalmente e fisicamente. L'assenza di Immobile non basta per giustificare una prestazione così brutta. Insufficienti le prestazioni dei giocatori più rappresentativi come Luis Alberto, Reina e Milinkovic-Savic, mentre Acerbi si è fatto espellere e ha lasciato il campo dopo un brutto gesto.
Dopo il match il tecnico toscano ha fatto una disamina molto precisa dell'incontro e ha detto che la Lazio era molto scarica e deve soprattutto provare a cambiare mentalità: "Siamo arrivati scarichi sotto tutti i punti di vista contro una squadra viva, cattiva. Scarichi non solo di fisico, ma anche mentalmente. Le secondo palle erano tutte del Bologna. Quando sei stanco, è stanco tutto l’ambiente. Magazzinieri, fisioterapisti e la stanchezza arriva anche a chi ha giocato meno. È un discorso di mentalità e per stare a certi livelli devi essere sempre al meglio. La Lazio negli anni è stata spesso così: capace di fare dieci vittorie di fila e poi due punti in cinque match. Miglioriamo, ma questa partita non può essere un punto di riferimento".
Sarri ha sferzato i suoi centrocampisti, che non riescono a fare ciò che lui gli chiede: "I miei centrocampisti devono diventare totali e ora non lo sono. Difendono poco, portano palla al piede e diventare dei top dipende tutto da loro. Il centrocampo del Napoli univa fisicità e tecnica, anche più portato al palleggio". Ma poi non è mancata la frecciatina alla Lega di Serie A, che ha mandato in campo la Lazio a due giorni e mezzo dalla sfida di Europa League: "L’impegno del giovedì? C’è qualche criticità, ma è giusto parlarne dentro lo spogliatoio e dentro la sede. Non è un problema enorme a fine settembre inizio ottobre. Siamo l’unica squadra in Europa che è andata a giocare dopo 61 ore, ma come ho detto ai ragazzi, bisogna fare una lotta contro la Lega perché non succeda più. Questo però, non deve essere un alibi".