Sarri: “Inter-Juve, niente favoriti. E non è una sfida tra me e Conte”
Inter-Juventus per Maurizio Sarri non sarà decisiva per lo scudetto. Per l'allenatore bianconero intervenuto nella classica conferenza stampa della vigilia del derby d'Italia, la strada verso il titolo è lunghissima, e non sarà il confronto con Conte (al quale ha riservato parole di stima e complimenti) ad indirizzarla. Sarri che si aspetta risposte importanti dai suoi non ha sciolto i dubbi sul partner in attacco di Cristiano Ronaldo: dopo l'ultimo allenamento deciderà se schierare Dybala o Higuain.
Dybala o Higuain, chi giocherà in Inter-Juventus. Sarri non scioglie i dubbi in conferenza stampa
Chi sarà il compagno di CR7 in avanti in Inter-Juventus? Maurizio Sarri prenderà domani una scelta tutt'altro che semplice: "Dybala o Higuain? Non c'è da convincerli, ma da decidere. Poi è giusto che chi sta fiori sia arrabbiato, lo ritengo un aspetto positivo e non negativo. Decidiamo dopo l'ultimo allenamento, non mi devo preoccupare perché fa parte del mio lavoro. Conviene avere un attaccante che sta bene mentalmente e fisicamente. Affronteremo una difesa solida, la più forte del campionato sia per qualità dei difensori che per come tutta la squadra riesce a difendere nel modo giusto. Avremo a che fare con, numeri alla mano, la difesa più forte d'Italia". Una battuta anche sul possibile utilizzo di Bernardeschi: "Contro il Bayer ha giocato bene in un ruolo che penso sia adatto a lui, l'ho visto bene anche in allenamento. Poi se gioca o meno lo saprà da me".
Inter-Juventus, per Sarri non ci sono favoriti
La classifica vede l'Inter capolista con due punti di vantaggio sulla Juventus. Per Sarri chi è il favorito? Per il tecnico è una gara aperta tra due squadre forti: "Domani troviamo una squadra forte e in salute, come dimostrato dall'ultima partita fatta. Nella singola partita non si può parlare di favoriti, sono due squadre forti. E' una partita apertissima a tutte le soluzioni. Giocare un Inter-Juventus è una sensazione che vale la pena vivere. Sono felice di andare in un grande stadio per fare una partita che sarà seguita da tutto il mondo. L'Inter è una squadra forte e con solidità, contro cui sarà difficile giocare. È una squadra pericolosissima".
Sarri, i complimenti ad Antonio Conte
Grandi complimenti per l'avversario Antonio Conte, nei confronti del quale Sarri non nasconde la grande stima professional : "Non riesco a pensare che gioco contro Conte, io vedo Juve contro Inter. Lui èun grande allenatore, l'hanno dimostrato i risultati ottenuti anche con club diversi. È un allenatore forte e lo sta dimostrando anche ora. Se poi voi vedete Sarri contro Conte io non riesco a capirvi. Domani è una partita bellissima, che è Inter-Juventus".
Inter-Juventus non è decisiva per lo scudetto per Sarri
Quello che è certo per Sarri è che parlare di scudetto è a dir poco prematuro, e Inter-Juventus non sarà decisiva: "Ci sono 31 partite da giocare e parlare ora di lotta scudetto è un errore grossolano. La Juve era a dieci punti dall'Inter qualche anno fa e poi lo vinsero i bianconeri. In questo momento è importante confermare la crescita e la capacità di giocare grandi partite, uscendo da San Siro con una grande prestazione". E il tecnico toscano si aspetta una grande prestazione: "Abbiamo cambiato alcuni giocatori e modo di giocare. Dobbiamo confermare i passi in avanti che stiamo facendo grazie al nuovo impianto di gioco, ora dobbiamo essere concentrati sulle prestazioni. Gli avversari quest’anno sono molto forti. Io riesco solo a vedere la voglia di vivere questa grande partita. In una partita come questa non ci sono favoriti, è apertissima a tutte le soluzioni. Nelle partite ci sono sensazioni e poi numeri. I numeri mi dicono che nell’ultima partita abbiamo fatto meglio delle prime".
Juventus, feroce e determinata contro l'Inter
Determinazione e coraggio, questo vuole vedere Maurizio Sarri dalla Juventus contro l'Inter senza pensare alla classifica: "Dobbiamo concentrarci sulla prestazione, valutata da come vogliamo giocare il calcio. Noi andremo là per giocare. Si parla di determinazione, fame e voglia, tutte qualità che reputo insite nel professionista. Noi dobbiamo andare a giocare con qualità e per imporre il nostro calcio, poi la partita ci dirà se è possibile e se siamo capaci ad adattarci a situazioni che a volte si verificano in campo. A me piacciono le squadre che hanno un modo di giocare e lo portano avanti. Noi cambiamo e decidiamo 100 cose diverse al giorno e ne sbagliamo altrettante. La capacitò di fare pochi errori è una grande capacità per un allenatore. Se una classifica di inizio ottobre ci porta un impatto psicologico vuol dire che non siamo pronti a fare grandi cose".