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Sarri insofferente, non ne può più: “Tra un paio d’anni vi saluto e saranno ca**i vostri”

Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa al termine della gara vinta dalla sua Lazio con il punteggio di 3-1 sul campo del Venezia. Il tecnico si è mostrato insofferente: “Tra un paio d’anni vi saluto e saranno ca**i vostri”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa al termine della gara vinta dalla sua Lazio con il punteggio di 3-1 sul campo del Venezia. Un successo importante contro una squadra che era stata in grado di fermare la Juventus sul pari e che era assolutamente difficile da affrontare. Il tecnico toscano chiude ogni polemica sui presunti litigi con Luis Alberto e Milinkovic-Savic e si concentra sulla crescita della squadra.

Inizialmente ai microfoni di DAZN l'allenatore della Lazio aveva esaltato la sua squadra: "Sta trovando una sorta di solidità – ha detto – Siamo a un punto in cui ci sono delle partite in cui sembra di stare sulla strada giusta poi facciamo due passi indietro, nelle ultime partite sembra che le regressioni siano meno ma sembriamo sulla strada giusta".

Nessuna indicazione sul futuro e sull'immediato rinnovo che il tecnico dovrebbe firmare nella giornata di domani: "Non lo so se firmiamo il rinnovo domani, devo sentire il mio avvocato – ha sottolineato l'allenatore – Se mi arriva lo firmo…". Poi Sarri si sofferma invece sul grande problema che ha limitato la crescita della sua Lazio da inizio stagione. Il tecnico biancoceleste ha sempre spiegato che il suo calcio necessita di tanto lavoro collettivo e costante durante gli allenamenti, cosa mancata da inizio campionato per via dei tantissimi impegni ravvicinati e di un calendario fitto.

La spiegazione di Sarri: fondamentale la settimana di allenamenti

Sarri evidenzia il problema: "Non abbiamo avuto le settimane d'allenamento, da agosto non abbiamo avuto più una settimana normale – in riferimento ai troppi impegni che non consentono alle squadre di potersi allenate per un'intera settimana – Diventa difficile, mancandoti il lavoro giornaliero il lavoro diventa di routine".

Sarri avrebbe voluto lavorare su ogni tipo di dettaglio per mettere in atto il cosiddetto ‘Sarrismo' che l'ha reso noto al mondo intero: "Ti manca tutto il contesto settimanale in cui potresti innescare il senso del divertimento ai giocatori. È il calcio moderno. Saranno c***i vostri, io sono vecchio abbastanza, tra un paio d'anni vi saluto". Sarri al corso finale di allenatore a Coverciano aveva presentato una tesi dal titolo: "La preparazione settimanale della partita". Chiaro segnale di come l'allenatore metta al primo posto la settimana intera di allenamenti.

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