video suggerito
video suggerito

Sarri insiste contro la Lega Serie A: “Lazio unica squadra con meno ore di riposo delle altre”

Nuovo capitolo dell’infinita querelle tra l’allenatore della Lazio e la Lega Serie A. Intervenuto in conferenza stampa per presentare la trasferta di Bergamo in casa dell’Atalanta, Sarri ha puntato il dito contro la decisione di far disputare la partita sabato alle 15, come primo anticipo di giornata: “Siamo alla terza partita con meno di 72 ore di riposo, questo non è successo a nessuna squadra nel nostro campionato”.
A cura di Andrea Lucia
68 CONDIVISIONI
Immagine

Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri è tornato a parlare in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di campionato in casa dell'Atalanta e anche stavolta non ha risparmiato critiche a chi ha ideato il calendario, soprattutto la Lega Serie A. Rispondendo ad una domanda su Milinkovic-Savic e sul ritmo da impostare su un campo così difficile, Sarri ha tenuto a precisare che la sua è la squadra che riposa di meno rispetto alle altre: "Siamo alla terza partita con meno di 72 ore di riposo, questo non è successo a nessuna squadra nel nostro campionato". E non è la prima volta che accade.

Il riferimento è al tour de force a cui è stata chiamata la Lazio, impegnata in Europa League lo scorso giovedì e scesa in campo mercoledì sera contro la Fiorentina nel turno infrasettimanale. Sul banco degli imputati l'organo preposto alla compilazione del calendario e soprattutto la decisione di far disputare Atalanta-Lazio sabato alle 15 come primo anticipo della giornata. La squadra biancoceleste tornerà in campo giovedì prossimo in Francia per affrontare il Marsiglia, prima di sfidare la Salernitana nell'ultima domenica prima della sosta.

Sarri non ha sciolto i dubbi di formazione, soprattutto quelli che riguardano il centrocampo e la possibile convivenza tra Luis Alberto e Milinkovic-Savic. In ogni caso il tecnico toscano ha ribadito la sua fiducia nella squadra, capace di esaltarsi di fronte ad avversari forti. Sarri ha chiamato in causa anche la mentalità: "Giocare come all'Olimpico, con lo stesso livello di personalità, attenzione e determinazione, è una cosa che non siamo riusciti a fare nelle ultime trasferte. Abbiamo pagato la minore intensità. Le porte e il campo sono uguali, quindi non so cosa cambi. Un discorso di mentalità". Proprio quella che servirà alla Lazio per cancellare le ultime due rovinose trasferte, a Bologna e Verona, e provare a fare il definitivo salto di qualità in classifica.

68 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views