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Sarri fuori di sé, dito medio rivolto alla panchina del Verona: con chi ce l’aveva

Durante il match di Serie A tra Lazio e Verona Maurizio Sarri si è reso protagonista di un gesto poco elegante nei confronti di un dirigente della formazione scaligera: ecco a chi e perché l’allenatore biancoeleste ha mostrato il dito medio.
A cura di Michele Mazzeo
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La Lazio torna al successo in campionato battendo il Verona per 2-0 nel match della sesta giornata della Serie A 2022-2023 nel quale però gli animi si sono scaldati parecchio. L'alta posta in palio ha infatti più volte visto scorrere della tensione tra le due panchine con alcuni protagonisti che sono andati anche oltre il semplice battibecco. Questo è avvenuto infatti quando Maurizio Sarri è stato beccato dalle telecamere mentre rivolgeva il becero gesto del dito medio verso la panchina scaligera che stava protestando veementemente contro una decisione presa dall'arbitro Irrati.

Nello specifico a far scoppiare le proteste dei gialloblu è stato un fallo, ravvisato dal direttore di gara, del veronese Ilic sul laziale Luis Alberto, che invece, secondo i veneti avrebbe simulato. A guidare le proteste della panchina dell'Hellas Verona nei confronti del quarto uomo era il team manager Alessandro Mazzola che ha a lungo insistito urlando che il fallo fosse inesistente e lo spagnolo avesse inscenato una simulazione.

A quel punto è arrivata immediata la reazione di Maurizio Sarri che prima si è avvicinando correndo verso la panchina avversaria trattenuto a fatica dai suoi collaboratori che lo hanno immediatamente riportato lentamente dentro la propria area tecnica. Ma, proprio mentre stava per far ritorno sulla propria panchina il tecnico biancoceleste ha continuato ad inveire contro il dirigente scaligero e si è reso protagonista del gesto poco elegante all'indirizzo della panchina della Verona, mostrando il dito medio al team manager Mazzola mentre quest'ultimo stava ancora protestando per la decisione presa da Irrati.

Un gesto che quasi certamente gli costerà una sanzione da parte della Figc. Non si tratta però di una prima assoluta per Maurizio Sarri che più volte nel corso della sua carriera ha perso le staffe nel corso di un match lasciandosi andare a comportamenti di certo non eleganti (per utilizzare un eufemismo) come quando, ai tempi del Napoli, litigò con l'allora tecnico dell'Inter Roberto Mancini utilizzando termini omofobi.

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