Sarri duro con l’Inter: “Scene del genere solo in Italia, loro dovevano buttare fuori la palla”
Lazio-Inter è finita in bagarre. Una gara emozionante e intensa con quattro gol e due rigori, uno per parte. Poi, il blackout nerazzurro e la rissa che ha caratterizzato il finale all'Olimpico, tra parole grosse e polemiche. L'oggetto del contendere il secondo gol laziale di Felipe Anderson nato in contropiede dopo un colpo subito da Dimarco rimasto a terra. L'Inter ha chiesto che il pallone venisse messo fuori dal terreno di gioco, la Lazio ha continuato, giocato e segnato. Poi la bagarre che Maurizio Sarri non accetta, esprimendo nel post partita un concetto ben chiaro.
"Se c'era una squadra che avrebbe dovuto gettare fuori da campo la palla, questa era l'Inter non noi. Il regolamento è chiaro". Sarri si riferisce al fatto che tra il contatto su Dimarco e l'azione della propria squadra ci sia stato un momento in cui la palla era finita tra i piedi di Lautaro che ha continuato a giocare senza fermarsi. A discapito dell'argentino c'è che, di spalle, non poteva vedere il compagno a terra mentre gli avversari sì. Ma il regolamento difende la Lazio che ha segnato in modo regolare.
Maurizio Sarri è infastidito per quanto visto in campo, una situazione che definisce "italiana": "Solo da noi si vedono queste scene, in Premier League ad esempio non si protesta nemmeno su questi episodi di campo, quando un giocatore è a terra". Poi ritorna sulla rissa finale: "Felipe Anderson è stato aggredito ripetutamente, mi aspettavo qualche espulsione che non è arrivata." Ad essere espulso è stato Luiz Felipe, poi uscito in lacrime.
Poi la partita, con la vittoria che è arrivata di rimonta, con Sarri che lo aveva preannunciato ai suoi: "Ho detto ai ragazzi che eravamo sotto per un rigore, che eravamo in partita anche perché nel primo tempo avevamo avuto le nostre occasioni. Ci hanno creduto: ho detto che sarebbe bastato un episodio ed è stato così. Alla fine non abbiamo perso"