Sarri: “Del Napoli ora non m’importa. Mi girano quando sento che non ho vinto in Italia”
Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Juventus. Una finale di Coppa Italia dal sapore speciale per il tecnico che non pensa al suo passato in azzurro ma è concentratissimo sulla sua nuova vita in bianconero. Infastidito dalle domande sul primo possibile titolo italiano della sua carriera, il mister ha ripercorso le tappe della sua carriera "sottolineando" anche il suo lavoro fatto finora a Torino
Coppa Italia, Maurizio Sarri e la possibilità di vincere il primo trofeo nel calcio che conta
"Mi girano i coglioni quando si dice che in Italia non ho vinto niente". Così Sarri alla vigilia di Napoli-Juventus ha risposto alla domanda sul suo passato senza trofei in Italia, eccezion fatta per la Coppa Italia vinta in Serie D con il Sansovino: "Ho fatto promozioni, senza saltare una categoria, fino alla Serie A e sono andato sul campo fino alla Champions. È poco per i giornalisti abituati a parlare di Champions, ma è un percorso difficilissimo".
Maurizio Sarri non pensa al Napoli e al suo passato
Quella contro il Napoli non può essere una gara come tutte le altre per Maurizio Sarri. L'allenatore toscano al momento non si guarda indietro ma è concentrato esclusivamente sul suo futuro in bianconero, con la speranza di portare a casa il primo titolo dopo il flop in Supercoppa: "La voglia di vincere trofei c'è in tutti noi, il sentimento prevalentemente è quello di aiutare i giocatori a vincere un trofeo. Non ho retropensieri sul passato sono pienamente concentrato su di noi. La finale che avrei voluto? Del Napoli al momento non m'importa niente, sono concentrato su di noi, e sulla giusta convinzione e cattiveria con la voglia di regalare un trofeo a tifosi e società.
Sarri e la media punti nella Juventus. Grande fiducia dunque per un Maurizio Sarri che, numeri alla mano, difende il lavoro svolto finora alla Juventus: "In stagione, al di là di qualche partita sbagliata, i nostri risultati sono stati buoni, finora. Dobbiamo essere soddisfatti. Ma adesso vogliamo trasformare questo percorso in qualcosa di concreto. I risultati sono i migliori degli ultimi 50 anni per un allenatore della Juve all'esordio. La mia media punti è la più alta dal '55 per un esordiente. La vittoria non è mai scontata, non è mai la normalità".
Come è cambiata la Juventus e lo stesso Maurizio Sarri dopo il lockdown? Il tecnico ha parlato così di quello che ha ritrovato alla ripresa degli allenamenti: "Ai ragazzi dirò che abbiamo giocato sette mesi e poi fatto una lunga pausa per fare queste partite. Quindi dovremo tirare fuori tutto quello che abbiamo, quel qualcosa in più per vincere più trofei possibile. Da un punto di vista mentale il periodo è stato difficile per tutti. Non se ne esce come prima, e ho visto i ragazzi migliori: aperti, sorridenti e disponibili. Forse anche io sono migliorato, sono più paziente e meno intransigente".
Higuain assente in Napoli-Juventus, le dichiarazioni di Sarri
Nessuna indicazione sulle scelte di formazione per la Juventus anti-Napoli. Sarri sta valutando se schierare Dybala o Ronaldo nelle vesti di punta centrale, alla luce del forfait quasi certo di Gonzalo Higuain: "In questo momento non avendo una prima punta non possiamo interpretare il ruolo da attaccante centrale tipico. Stiamo provando sia Ronaldo che Dybala, domani vedremo ma non è detto che il modo in cui partiamo sarà lo stesso con cui finiamo. Cristiano col Milan ha fatto bene, è partito bene poi si è un po' affievolito ma è fisiologico. Il talento cristallino non dipende dalla sua posizione. Higuain? Non penso che possa recuperare. Aspettiamo i verdetti dai medici, ma non penso ci saranno novità. Forse ci sarà disponibilità per Ramsey, che si allenato in parte in gruppo".
Sarri e la stima per Gattuso e Mertens. Impossibile non parlare anche dei suoi avversari. Sarri ha studiato il nuovo Napoli dopo la sconfitta rimediata in Serie A. Grande stima per Gattuso, e anche per Mertens fresco di record di gol in azzurro e lanciato nelle vesti di terminale offensivo proprio da Sarri: "Il Napoli è una squadra di palleggiatori. Domani non dovremo perdere compattezza e non dovremo concedere situazioni di contropiede facili. Gattuso mi piace molto: è schietto, diretto. Non sono sorpreso da quanto sta facendo, perché aveva lavorato bene anche al Milan. Miglior marcatore della storia del Napoli? È un grande giocatore, non avevo dubbi che sarebbe arrivato a questo obiettivo. È stato capace di trasformarsi in un giocatore diverso da quello che era grazie alle sue innate doti tecniche"