Sarri avvilito alla Juve, Buffon racconta i problemi di spogliatoio: “Ha avuto subito attriti”
Che il rapporto tra Maurizio Sarri e la Juventus non sia stato idilliaco non è ormai più un mistero. Le parole dell'attuale tecnico della Lazio dopo la sconfitta contro la sua ex squadra guidata da quello che era stato il suo predecessore Max Allegri, hanno di fatto fugato ogni dubbio sulla rottura con il passato. Ma cosa è andato storto in bianconero per Sarri che è comunque riuscito a vincere uno Scudetto, l'ultimo del ciclo della Vecchia Signora? A parlarne ci ha pensato Gigi Buffon, che ha confermato le difficoltà avute sin dall'inizio dal suo ex allenatore.
Maurizio Sarri ha smentito di aver definito come "inallenabile" quella Juventus, anche se è sotto gli occhi di tutti che il tecnico a Torino non è riuscito a far breccia sia nel cuore dei tifosi e sia anche in toto nello spogliatoio. D'altronde anche Buffon, che nella scorsa estate è tornato al Parma, ai microfoni della trasmissione televisiva Mediaset Tiki Taka ha parlato di alcuni dei problemi avuti dal miste toscano: "Sarri da noi ha avuto tantissime difficoltà perché già all’inizio ha avuto dei piccoli attriti con qualcuno. Non è scoccata la scintilla".
Un'avventura dunque iniziata male e che ha spinto poi Sarri a scendere probabilmente a compromessi e modificare dunque i suoi piani iniziali. Una situazione inaspettata e per certi versi umiliante per l'allenatore che ha perso dunque molto dell'entusiasmo iniziale a detta di Buffon: "Dopo un mese, si è accorto che il tipo di lavoro che era abituato a fare avrebbe dovuto rivederlo e avrebbe dovuto cercare di mediare. E per uno come lui mediare è un qualcosa di avvilente. Non aveva quell’entusiasmo che di solito uno come lui ha".
A proposito di allenatori della Juventus, Buffon ha dato la sua "benedizione" al ritorno di Allegri ("Si vede che è convinto di poter incidere"), parlando anche della gestione Pirlo. A suo dire il lavoro e soprattutto i risultati ottenuti dall'ex compagno diventato poi suo mister sono stati positivi: "Non è stato un vitello sacrificale. Così potrebbe sembrare un perdente, ma un allenatore che vince Coppa Italia, Supercoppa e si qualifica in Champions non ha fallito".