Sarri ammette i contatti per il ritorno a Napoli: “Avevo dato disponibilità per la nuova stagione”
"Chiamata di De Laurentiis a gennaio? Non avevo la certezza di poter essere utile in corsa al Napoli. Non c’erano i presupposti. Sarei stato disponibile a luglio per il Napoli. È vera la chiamata a gennaio del Napoli, ma non c’è stata trattativa". Con queste parole Maurizio Sarri ha ammesso i contatti per il ritorno a Napoli per la stagione 2021/2022 nel corso di un'intervista a SportItalia. L'allenatore della Lazio ha confermato il colloquio con Aurelio De Laurentiis lo scorso gennaio ma dopo aver rifiutato l'incarico in corsa si era detto disponibile per l'annata che sta per iniziare. Lo scorso inverno, quando le cose con Rino Gattuso non andavano per il verso giusto e la posizione del tecnico calabrese sembrava compromessa, si è parlato spesso della possibilità di riportare a Napoli l'uomo che aveva sfiorato lo Scudetto nel torneo 2017/2018: Sarri ha confermato la telefonata ma poi non ci sarebbe stato più nessun contatto. Il suo rapporto con la piazza partenopea si è incrinato dopo aver accettato l'incarico alla Juventus, dove ha vinto anche uno Scudetto, ma buona parte della tifoseria lo avrebbe riaccolto a braccia aperte.
Il tecnico napoletano si è soffermato sul modo in cui ha passato questo anno senza allenare di come non gli sia pesato molto stare fuori vista la situazione: “Sono stato con la famiglia, ho letto tantissimo, ho visto tante partite. Ho visto tante corse ciclistiche, una delle cose che mi piace di più. Sinceramente è stato un anno in cui non mi è pesato molto stare fuori. Vedere gli stadi vuoti è un grande senso di tristezza, la situazione non mi dava fretta di tornare".
Infine Maurizio Sarri è tornato a parlare del momento in cui ha spostato Dries Mertens al centro dell'attacco e non poteva essere più chiaro di com'è stato: "È stata anche una botta di culo. A Bergamo eravamo in 10, avanti 2-1, loro attaccavano, c'erano gli spazi per ripartire, abbiamo tolto Higuain e messo Mertens, pensavo che in quell'occasione potesse essere utile. In un quarto d'ora ha preso due rigori e fatto il diavolo a quattro. Perso Higuain, avevamo difficoltà, si è infortunato Milik e allora siamo tornati a quel tentativo. Mi ricordo la discussione nello spogliatoio, mi chiese ‘mister, ma secondo te ci posso giocare?'. Gli dissi secondo me puoi fare 18-20 gol, ne fece 28. Ecco, lo poteva fare…".