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Sarri alla Lazio, incontro decisivo con Lotito: chiesti cinque acquisti

Anche l’ultima grande squadra rimasta senza allenatore potrebbe trovare il suo tecnico a breve. Stasera, infatti, è previsto un incontro decisivo tra Maurizio Sarri e Claudio Lotito per capire se il toscano siederà o meno sulla panchina della Lazio nella prossima stagione. L’alternativa è Vitor Pereira, ex allenatore di Porto e Olympiakos.
A cura di Valerio Albertini
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Maurizio Sarri e la Lazio non si sono ancora detti sì. L'ex tecnico della Juventus incontrerà stasera il presidente dei biancocelesti Claudio Lotito, in un summit che dovrebbe rivelarsi decisivo per il futuro della panchina laziale. Dopo il clamoroso dietrofront di Simone Inzaghi, che ha deciso di accasarsi all'Inter dopo aver quasi chiuso il suo rinnovo di contratto con il club capitolino, Lotito e il ds Igli Tare sanno di non poter sbagliare la scelta del prossimo allenatore. Per questo, hanno deciso di puntare forte su Sarri, che porterebbe a Roma esperienza e titoli, anche se l'accordo con il tecnico toscano non è ancora stato trovato.

Cosa manca per l'accordo tra Sarri e la Lazio

Dopo giorni di trattative e a seguito dell'incontro con Tare, il Comandante è sempre più vicino alla panchina della Lazio. Non è bastato, però, il summit in Toscana con il ds, per questo quello di stasera con Lotito potrebbe rivelarsi un dentro o fuori. Entrambe le parti, infatti, non hanno intenzione di protrarre a lungo una trattativa che va avanti ormai da qualche giorno. Sarri ha fretta di tornare in panchina e la Lazio necessità di trovare un nuovo allenatore per riaccendere la piazza, ancora scossa dalla vicenda Inzaghi.

Le differenze, che potrebbero essere facilmente limate, restano sia sul piano economico che su quello tecnico. Per quanto riguarda le cifre del contratto, l'accordo potrebbe essere trovato a 3 milioni di corrispettivo fisso, più 500mila euro di bonus. Si discute ancora, invece, sulla durata del contratto, in quanto restano in ballo la possibilità di un biennale con opzione per il terzo anno o quella di un triennale secco.

Più che i dettagli economici, però, a fare la differenza dovrebbe essere la convergenza o meno di vedute sulla squadra tra il tecnico cresciuto a Figline e il presidente Lotito. Sarri, infatti, stravolgerebbe la Lazio puntando sul suo 4-3-3 o sul 4-3-1-2, già sperimentato a Empoli. Per farlo, avrebbe bisogno di almeno cinque acquisti, in grado di trasformare la Lazio dalla creatura plasmata sul 3-5-2 di Simone Inzaghi a quella ideale per l'ex allenatore del Napoli. Lotito, da parte sua, sa che affidare la guida tecnica a Sarri vorrebbe dire dargli quasi carta bianca e ascoltarlo molto sia riguardo il mercato che la gestione della squadra. Per questo, l'incontro di stasera sarà fondamentale: presidente e candidato alla panchina si fiuteranno per capire se ci saranno le condizioni per il matrimonio.

L'alternativa è Vitor Pereira

Il tempo stringe, Sarri e la Lazio sanno di non poter perdere altro tempo. Il Comandante è fermo da un anno e vuole prendere una decisione a breve, per non rischiare di restare un'altra stagione senza panchina. Già adesso, infatti, le squadre che cercano un allenatore sono poche e Roma potrebbe essere una delle ultime possibilità per il tecnico vincitore di un'Europa League con il Chelsea.

Su Lotito, invece, aumenta la pressione della piazza laziale, che non ha preso bene la fine del rapporto con Simone Inzaghi. Il presidente ha bisogno di prendere un tecnico vincente, sia per far dimenticare quanto accaduto con il piacentino sia per rispondere alla Roma, che già da un mese ha annunciato José Mourinho. Per questo, ha scelto di puntare forte su Sarri, che ha già vinto titoli in Italia e in Europa.

Le alternative restano poche: sfumati definitivamente Vincenzo Italiano e Sinisa Mihajlovic, che resteranno rispettivamente allo Spezia e al Bologna, è ancora in corsa Vitor Pereira, ex allenatore di Olympiakos e Porto, dove è stato anche assistente di quel Villas-Boas che ha già detto no alla Lazio. Il tecnico 51enne ha incontrato la dirigenza laziale per un colloquio conoscitivo e resta l'alternativa più credibile per la panchina biancoceleste, nel caso in cui il summit tra Lotito e Sarri non dovesse produrre un esito positivo.

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