"Intitolare il nuovo stadio del Milan a Silvio Berlusconi? Potrebbe essere un'idea". Questa la proposta di Filippo Galli, ex difensore del Milan, in ricordo di Silvio Berlusconi. L'ex presidente del Consiglio e numero uno del club rossonero è morto questa mattina all'ospedale San Raffaele di Milano all'età di 86 anni e subito dopo sono arrivate tantissime reazioni dal mondo della politica e dello sport.

Quest'ultima è firmata dallo storico ex difensore del Milan dell'era Sacchi che ai microfoni di Mediaset ha parlato così della scomparsa del presidente del Monza: "Gli ultimi decenni del club sono legati a lui. Personalmente ho tanti ricordi, personali e pubblici. Ricordo l'entusiasmo con cui ci spiegò della presentazione all'Arena civica di Milano, dell'arrivo dell'elicottero".

Galli ha giocato in rossonero dal 1983 al 1996, con una successiva parentesi anche da allenatore della Primavera, e ha proseguito così il suo ricordo di Silvio Berlusconi: "Aveva un entusiasmo incredibile e questo, insieme a tante altre cose, ci fece capire la grandezza di ciò che aveva in testa. È stato un visionario e un precursore. La sua ultima esperienza al Monza dimostra la capacità manageriale: non sempre chi investe riesce a portare risultati, ma lui e la società ce l'hanno fatta, prelevando un club in una situazione difficile e portandolo in Serie A. Intitolare il nuovo stadio del Milan a Silvio Berlusconi? Potrebbe essere un'idea".

La storia sportiva di Berlusconi è legata a doppio filo ai colori rossoneri visto che per 31 anni è stato proprietario del  Milan, ovvero dal 24 marzo 1986 al 13 aprile 2017: in questo lasso di tempo ha conquistato otto scudetti, cinque Champions League, una coppa Italia, sei supercoppe italiane, due coppe intercontinentali, una coppa del mondo per club.

Un periodo incredibile in cui il Milan è diventato una delle squadre più titolate del mondo e in cui è riuscita a portare a Milano tantissimi calciatori di caratura internazionale.

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