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Europei di calcio femminile 2022

Sara Gama, il capitano della Nazionale che ha esordito a Mariupol ed è la faccia del calcio femminile in Italia

Sara Gama è il capitano della nostra Nazionale e giocherà il suo quarto europeo. Dopo essere diventata la faccia del calcio femminile italiano e anche il volto di una bambola Mattel, cercherà di trascinare le nostre Azzurre verso grandi risultati.
A cura di Jvan Sica
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Se il calcio femminile in Italia ha un volto, riconosciuto nel nostro Pese ma anche all’estero è di sicuro quello rassicurante e sempre concentrato di Sara Gama, la calciatrice della Juventus femminile e della Nazionale che disputerà il suo quarto europeo con la maglia azzurra. Lo farà da capitano della Nazionale e ancora una volta da personalità determinante non solo per il gioco azzurro, ma anche per il calcio professionistico femminile nella sua interezza, tanto che Sara Gama è giocatrice, ma anche consigliere federale della FIGC dal 2018, oltre che vicepresidente AIC dal 2020.

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Chi è Sara Gama, la calciatrice azzurra di origini congolesi

Nata a Trieste, da padre congolese e madre originaria della città di Svevo, ha avuto fino a oggi una carriera di altissimo livello con il sogno di un grande exploit azzurro che insieme alle compagne sta piano piano costruendo. Inizia a giocare da bambina e nella sua carriera ha vissuto diverse esperienze fondamentali per il movimento azzurro. Ha giocato prima nel Tavagnacco, una delle realtà di punta del nostro movimento calcistico femminile tra gli anni ‘90 e zero, poi nel Brescia, altra squadra di riferimento soprattutto negli ultimi dieci anni e infine è stata una delle prime calciatrici a essere acquistate dalla Juventus, quando la società ha deciso di costruire una squadra che iniziasse a dominare in Italia.

La carriera di Sara Gama: dal PSG alla Juventus femminile

Prima però Gama ha anche giocato in uno dei campionati migliori al mondo, la Division 1 Féminine con la maglia del Paris Saint Germain. L’avventura in Francia fu frenata da un grave infortunio e da quel momento Gama ha sempre cercato sia con la Juve in Champions League che con l’Italia di imporsi a livello internazionale. L’ultimo Mondiale di Sara Gama e dell’Italia nel 2019 è stata una sorta di sveglia nazionale sul valore e il grande futuro del calcio femminile. Vincere un girone con Australia, Brasile e Giamaica oltre a superare agli ottavi la Cina ha messo in evidenza la forza della nostra Nazionale, con Gama a guidare la difesa e a saper innescare il gioco delle centrocampiste.

Quest’anno agli Europei arriviamo con un peso di aspettative molto alto, ma anche con un bagaglio di esperienze in quasi tutte le nostre calciatrici davvero di grande livello. Ci giochiamo tanto e il sogno di Sara e delle sue compagne non è irraggiungibile.

L'impegno per il professionismo nel calcio femminile

Insieme alle vittorie sul campo, Gama farà di tutto per realizzare tanti altri sogni-progetti. Fortemente focalizzata su problemi come il razzismo sui campi da calcio e nella società italiana, oltre che su questioni fondamentali quale quello del professionismo femminile, Gama in questo modo ha saputo anche diventare un volto del nostro sport, tanto che Mattel le ha dedicato una barbie con le sue fattezze. In maglia bianconera e con i suoi meravigliosi capelli, anche la bambola di Sara Gama dovrà servire a far essere il calcio semplicemente uno sport per tutte, senza nessuna distinzione possibile.
Piccola nota in riferimento alla storia di Gama in Nazionale. Il suo esordio è datato 17 giugno 2006 a Mariupol, contro l’Ucraina. Oggi quella città non esiste più ed è un dolore che nessuno cancellerà.

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