Saponara non può dimenticare cosa gli disse Sarri: “Non capivo, neanche sapeva il mio nome”

È un po' che non sentiamo parlare di Riccardo Saponara, la cui ultima esperienza italiana sono i sei mesi al Verona prima che il club scaligero lo cedesse in Turchia all'Ankaragucu il 30 gennaio del 2024. Oggi a 33 anni il trequartista romagnolo è disoccupato e cerca qualcuno disposto a dargli fiducia: "Attualmente sono svincolato, ho risolto da qualche settimana il contratto con l'Ankaragucu e ora aspetto l'estate per valutare nuove opportunità per ripartire". Servirebbe qualcuno che sappia vedere tutta la qualità di Riccardo come fece all'Empoli Maurizio Sarri, che qualche giorno fa ha speso parole bellissime per lui, definendolo il calciatore più forte mai allenato, ma anche "un ragazzo, sensibile e delicato, che avrebbe potuto avere una carriera strepitosa".
Saponara e il primo allenamento con Sarri all'Empoli: la frase che non dimentica
Una stima ricambiata da Saponara, che racconta un episodio che non può dimenticare: "Onestamente non mi sarei mai aspettato quello che ha detto, pensando a tutti i campioni con cui ha lavorato negli anni. Però riconosco che tra noi il feeling è scattato subito: è bastato un solo allenamento. Empoli, estate 2012, alla prima seduta della preparazione estiva, dopo una serie di brevi esercizi col pallone, si avvicinò e mi disse: ‘Tu avrai una carriera importante'. Non capivo, neanche sapeva il mio nome. Pochi mesi dopo firmavo con il Milan… Sarri tirava fuori il meglio da tutti e ha cambiato la mentalità della squadra. Come ha fatto a Napoli".

Il legame con Sarri si è interrotto, ma non il feeling: "No, non siamo in contatto – racconta alla Gazzetta dello Sport – l'ultima volta l'ho visto in campo, da avversari, quando colVerona ho sfidato la sua Lazio. Ma tra noi basta uno sguardo per capirci: magari in questi mesi andrò a trovarlo. Da lui c'è sempre qualcosa da imparare".
La stima di Saponara per Allegri: "È geniale, chi lo prende fa un affare"
Un altro allenatore per cui Saponara spende belle parole è Max Allegri, avuto al Milan: "Lo definirei geniale, intuito e personalità fuori dal comune. Mi lanciò titolare per la prima volta in un derby, ma me lo disse solo dopo la rifinitura. Aveva colto la mia insicurezza e voleva togliermi pressione. Legge le persone e i calciatori come pochi: chi lo prende fa un affare".
Un affare potrebbe farlo anche chi dovesse decidere di puntare su Saponara: "L'Ankaragucu umanamente è stata una grande esperienza. Calcisticamente una delusione: retrocessione, ambiente caotico, progetto confuso. Peccato. Adesso mi prendo questi tre mesi per allenarmi e intanto studio calcio. Dal Bologna di Italiano, mio ex allenatore, al Marsiglia di De Zerbi. Ma anche Como e Barça: rivedo le partite su Wyscout".