“Sapete cosa ha fatto Koulibaly?”, il gesto da campione citato da Spalletti
KK a Napoli è la sigla di uno dei calciatori più amati. E se di fronte c'è la Juventus allora il ricordo della testata di Kalidou Koulibaly all'Allianz Stadium nell'anno dello scudetto sfiorato accende l'entusiasmo dei tifosi. Fu lui che, a tempo scaduto, s'arrampicò in cielo, travolse Benatia e infilò la palla in rete alle spalle di Buffon. Aveva sfondato il portone del "Palazzo" con tutta la forza della prodezza atletica, balistica. Una settimana dopo il sogno alimentato con la vittoria in casa dei bianconeri sarebbe svanito in albergo a Firenze ma il centrale senegalese fu (ed è tuttora) uno degli emblemi di quella squadra che con Sarri andò vicinissima al titolo.
KK punto fermo del Napoli
Ogni estate lo accompagna il tormentone sulla possibile cessione poi succede che Koulibaly è sempre al suo posto, nel cuore della difesa partenopea. La squadra cambia intorno a lui, lui resta un punto di riferimento. Insieme a Insigne rappresenta il filo conduttore di una squadra arrivata a un passo dalla grandezza e poi deflagrata nella notte della rivolta, scivolata per due anni consecutivi fuori dalla Champions. Un quinto e un settimo posto che per il club è stato durissimo da ammortizzare sotto il profilo economico.
Il gesto da campione di Koulibaly citato da Spalletti
KK, però, c'è ancora e quando Spalletti in conferenza indica la strada ("se vogliamo puntare in alto dobbiamo avere una mentalità da grande squadra") cita come esempio proprio il centrale africano. Anche lui fa parte della pattuglia di calciatori che, complice il calendario serrato delle nazionali elaborato dalla Fifa, ha affrontato il tour de force di viaggi, partite e rientro. Il tecnico parla del giocatore con entusiasmo: come Ancelotti e lo stesso Gattuso ne ha chiesto la conferma. E c'è un motivo particolare, lo spiega in conferenza alla vigilia dell'incontro con la Juventus.
Vedere Koulibaly che si cambia il volo – le parole di Spalletti – e, una volta arrivato all'aeroporto, non passa neanche da casa per arrivare nello spogliatoio e stare con i compagni è tanta roba dal punto di vista di portare esempi pratici. Se stacchiamo un pezzo di Koulibaly per tutti è più facile.