Santos, contratto sospeso per Robinho: dovrà risolvere prima la sua condanna per stupro in Italia
La storia di Robinho, che solo una settimana fa (era il 10 ottobre), aveva firmato un contratto con il Santos, club brasiliano capace di lanciarlo nel grande calcio professionistico, firmando un contratto da 230 euro al mese, è già finita. L’ex stella brasiliana, rimasto senza contratto, sembrava già pronto a rimettersi in gioco dopo l'ultima esperienza europea in Turchia all'Istanbul Basaksehir. E invece qualche ora, tramite una nota apparsa sull'account Twitter del club carioca, è stato comunicata la decisione di sospendere il contratto del giocatore:
"Il Santos Futebol Clube e l'atleta Robinho riferiscono che, di comune accordo, hanno deciso di sospendere la validità del contratto firmato il 10 ottobre in modo che il giocatore possa concentrarsi esclusivamente sulla sua difesa nel processo che si svolge in Italia". La motivazione, evidenziata nella nota del club brasiliano, rimanda alla sentenza del Tribunale di Milano che ha condannato Robinho e un amico in primo grado a nove anni di carcere per violenza sessuale di gruppo contro una giovane donna di origine albanese. I fatti risalgono al 2013, quando il giocatore giocava per il Milan. Il giocatore, in un lungo messaggio social, si è detto dispiaciuto della decisione presa: “Con molta tristezza nel cuore, vi dico di aver preso la decisione assieme al presidente di sospendere il mio contratto in questo momento complicato della mia vita. Se in qualche modo sto creando problemi, è meglio che me ne vada e che mi possa concentrare sui miei problemi personali”.
Santos, il club sospende il contratto di Robinho
Il Santos ha dunque deciso di sospendere Robinho in attesa del giudizio. In Brasile riferiscono come il presidente del Santos, Orlando R0llo, abbia voluto temporeggiare prima di far scendere in campo Robinho e formalizzare il suo trasferimento, proprio per via di questa vicenda. Il numero uno del club ha sottolineato che storicamente il Santos sia sempre stato contro ogni forma di violenza, soprattutto nei confronti delle donne.
Non una chiusura netta da parte del club nei confronti di Robinho, è chiaro, ma una presa di posizione importante affinché il giocatore possa risolvere prima le sue vicende giudiziarie con il tribunale italiano, prima di iniziare una nuova avventura calcistica. Decisivo è stato il clamore generato dalla pubblicazione delle intercettazioni che hanno portato alla condanna del giocatre da parte del Tribunale di Milano. Robinho, pur di accettare il Santos, aveva sottoscritto un contratto da 230 euro mese che sarebbero poi diventati 90.000 solo dopo il raggiungimento di un certo numero di presenze.