Santiago Cañizares: “Con Guardiola non ci tolleriamo più, chi gli ha rubato il cervello?”

In occasione di una diretta su Twitter con l'analista sportivo e commentatore Mister Chip, Santiago Cañizares l'ex portiere della Nazionale spagnola ha parlato dei suoi rapporti, ai minimi termini, con Pep Guardiola. Lo schieramento del tecnico del Manchester City a sostegno dell'indipendenza della Catalogna e le dichiarazioni contro la Spagna, hanno segnato il punto di rottura tra i due. Cañizares ha infatti svelato di avere una chat con tutti i giocatori delle "Furie Rosse" che vinsero le Olimpiadi di Barcellona del 1992, con l'unico assente che è proprio Pep.

Santiago Cañizares e i rapporti diventati difficili con Pep Guardiola

Con il passare del tempo quello che era un normale confronto sulla base di idee politiche differenti, si è trasformato in uno scontro con tanto di rottura. Santiago Cañizares ha parlato così dei rapporti con l'ex compagno di nazionale Pep Guardiola: "Ricordo che nel 92 ‘Guardiola ci parlò di politica in modo molto moderato. Potevamo anche scherzarci su, con affetto, le estremizzazioni non c'interessavano. Quella fu la mia esperienza con lui: si parlava di politica con piacere, non come adesso. Ora tutto è disgustoso e non ci tolleriamo più, lui si è detto innamorato della Catalogna. Non l'ho mai visto a disagio in Nazionale. Ricordo solo che Olegeuer (altro calciatore a sostegno dell'indipendenza catalana, ndr) parlò al ct Aragones, chiedendogli di non chiamarlo più. Fu l'unico ad avere il coraggio di dirlo, non ho mai visto fare lo stesso a Guardiola che era sempre contento delle convocazioni"

Nessun rapporto tra Santiago Cañizares e Pep Guardiola. L'ex portiere ha anche rivelato un retroscena su una chat di gruppo, in cui l'unico assente è proprio l'allenatore del City: "Ho perso i contatti con lui. Abbiamo una chat, con tutti i giocatori che hanno vinto le Olimpiadi con la Spagna nel 1992. Tutti tranne uno: Pep Guardiola. Probabilmente perché è il più famoso in questo momento… Non lo sto criticando, capisco che ha molto stress, e non ha tempo per le cazzate. Ci sono Luis Enrique e Abelardo". 

In conclusione una considerazione sulle ultime dichiarazioni di Pep Guardiola, a sostegno del movimento indipendentista catalano: "Mi sento molto male quando parla male della Spagna. Siamo stati insieme in nazionale e abbiamo anche pianto insieme quando siamo stati eliminati a Boston (ai Mondiali del 1994 dopo la sconfitta con l'Italia). Non so quanto sia mutato il suo cervello. Né il suo, né quello di gran parte della società che ci fa fronteggiare. Non siamo nemmeno più in grado di fare autocritica. Quando gli hanno rubato il cervello? Quando è mutato quello di Pep, e di cosa ha bisogno? Non ha quel cuore e non è un cattivo ragazzo. Non so chi gli fa funzionare il cervello politico, non capisco".