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San Paolo, compleanno triste: 60 anni con un Napoli poco azzurro

Il 6 dicembre 1959 si giocò la prima partita di sempre allo Stadio San Paolo, che all’epoca si chiamava Stadio del Sole. Il Napoli batté 2-1 la Juventus. Poi l’impianto di Fuorigrotta è stato teatro dei trionfi del Napoli di Maradona, ma anche della dolorosa semifinale di Italia ’90, che la Nazionale perse ai calci di rigore.
A cura di Alessio Morra
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Sessant’anni fa, il 6 dicembre del 1959, si è giocata la prima partita ufficiale allo stadio San Paolo di Napoli. Gli azzurri quel giorno ospitarono la Juventus e vinsero per 2-1. Da quel giorno l’impianto di Fuorigrotta è sempre stato la casa del Napoli, che ha accompagnato nei momenti più alti della propria storia, con Maradona, ma anche in quelli più bui, quelli della Serie C. E ora aspetta tempi migliori in una stagione, fin qui, molto deludente.

Napoli-Juve 2-1, nella prima del San Paolo

Quando il 6 dicembre del 1959 scesero in campo Napoli e Juventus lo stadio in realtà aveva un nome diverso, si chiamava Stadio Del Sole, quattro anni dopo prese il nome che ha oggi. Sugli spalti 70mila spettatori. Sulla panchina del Napoli c’era Annibale Frossi, che è stato l'unico calciatore a giocare con la Nazionale con gli occhiali, su quella della Juve Carlo Parola, l'uomo della rovesciata delle figurine Panini. In campo giocatori del calibro di Vinicio, Pesaola, Sivori, Boniperti e Charles. Vitali segnò nel primo tempo, Vinicio raddoppiò nella ripresa, poi su rigore i bianconeri accorciarono con Cervato, finì 2-1 per il Napoli.

Gli scudetti di Maradona

Nel 1980 in occasione degli Europei, disputati in Italia, ci furono i primi lavori di ammodernamento, con il Mondiale del 1990 ci fu la ristrutturazione dello stadio, venne creato un terzo anello e soprattutto fu creata la copertura. E negli anni d’oro con Maradona, nelle immagini d’epoca (quelle che aiutano chi all’epoca non era nato) si nota un impianto molto differente. Con Diego il Napoli e il San Paolo festeggiarono due scudetti (1987 e 1990) e pure una Coppa Uefa (1989), unico grande trofeo internazionale del club.

La delusione di Italia ’90

Maradona fu protagonista anche nella semifinale di Italia ’90, ma era dall'altra parte. Il San Paolo fu incredibilmente teatro di una partita passata alla storia per tanti motivi. L’Italia di Vicini quella delle ‘Notti Magiche’ sfidò l’Argentina, che non avrebbe dovuto essere in quel lato di tabellone – la Seleccion fu ripescata e passò nella parte alta e dopo due vittorie rocambolesche sfidò gli azzurri. Il San Paolo era diviso tra l’amore per l’Italia, la Nazionale azzurra, e per Maradona. Schillaci segnò l’1-0, l’Argentina pareggiò nella ripresa, Zenga non fu perfetto, Caniggia realizzò l'1-1. Ai rigori sbagliarono Donadoni e Serena, fine della festa.

Gli errori di Donadoni e Serena condannarono l'Italia nella semifinale con l'Argentina.
Gli errori di Donadoni e Serena condannarono l'Italia nella semifinale con l'Argentina.

Dalla Serie C alla Champions con Real e Liverpool

Lo stadio napoletano, usato per grandi concerti e spesso anche da grandi registi che lo hanno riproposto al cinema, in questi ultimi anni è passato dall’ospitare squadre di Serie C (come avversarie del Napoli) alle big del calcio mondiale, come Real Madrid, Liverpool, PSG o Manchester City. Quest’anno, dopo il restyling per le Universiadi, finalmente c’è il tabellone, però il Napoli non è quello delle ultime stagioni e lo Stadio San Paolo è stato teatro di delusioni.

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