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Salta lo scambio tra Griezmann e Saúl, in mezzo c’è la Juventus

Non si farà più il super scambio tra Antoine Griezmann e Saúl Ñíguez, che pure sembrava ben avviato. Il Barcellona, infatti, non è disposto a contribuire al pagamento dello stipendio dell’attaccante francese una volta che si sia trasferito all’Atletico Madrid. Nell’affare irrompe allora la Juventus.
A cura di Paolo Fiorenza
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Sembrava un'operazione molto ben avviata, ed invece lo scambio tra Antoine Griezmann e Saúl Ñíguez sembra essere definitivamente saltato: secondo i media di Barcellona, la trattativa è interrotta ed il club blaugrana esclude che possa essere ripresa. Il punto del contendere è il rifiuto secco dei catalani di pagare parte dello stipendio principesco del 30enne attaccante della Nazionale francese una volta che si sia trasferito all'Atletico Madrid, condizione imprescindibile posta dai Colchoneros per chiudere l'operazione.

‘Le Petit Diable' guadagna ben 23 milioni di euro a stagione, il motivo principale per cui il Barcellona intende liberarsene: sarebbe una delle uscite indispensabili – alla luce del tetto salariale della Liga – per poter formalizzare l'agognato rinnovo di Messi. Se dunque andrà via, non dovrà mai restare neanche in parte a libro paga di Laporta, già scottato al riguardo da quanto accaduto con Luis Suarez, di fatto ‘regalato' all'Atletico ed elemento cardine della Liga vinta dagli uomini di Simeone. D'altro canto l'entourage di Saúl non vuole certo andare a peggiorare la condizione economica del centrocampista, come invece sarebbe nelle intenzioni dei blaugrana, spinti a risparmiare ovunque possibile sugli stipendi dei calciatori.

Chiusa una porta, il Barcellona prova allora ad aprirne un'altra, col medesimo obiettivo: cedere a tutti i costi Griezmann e il suo stipendio non sostenibile. Secondo L'Equipe, il club catalano avrebbe offerto il francese campione del mondo alla Juventus, proponendo il classico scambio in cui limitare al massimo il giro di denaro cash, esattamente come avvenuto l'anno scorso per Arthur e Pjanic: il nome giusto – nelle intenzioni del Barça – sarebbe quello di Paulo Dybala, a sua volta impegnato in un duro braccio di ferro sull'ingaggio con la Juve.

Come si vede, il punto su cui è difficile trovare la quadra – nel calciomercato post pandemia del 2021 – non è tanto il costo del cartellino dei giocatori, quanto i loro stipendi: i calciatori non vogliono lasciare sul tavolo neanche le briciole, pur di fronte alle disperate grida d'allarme dei club.

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