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Salta il Decreto Crescita, Lotito: “Juve, Milan e Roma rischiano di essere distrutte”

Il senatore e presidente della Lazio, Claudio Lotito, si sfoga dopo la mancata approvazione del provvedimento in Consiglio dei Ministri: “Adesso voglio vedere che fine facciamo…”. E attacca l’Assocalciatori, contraria alla proroga.
A cura di Maurizio De Santis
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Lo scenario tracciato dal senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, Claudio Lotito (nella foto), è apocalittico. La mancata proroga del Decreto Crescita assesta un colpo tremendo al calcio italiano. Definisce lo stralcio della misura dal provvedimento Milleproroghe avvenuto in Consiglio dei Ministri una "bella e grande fesseria". Prefigura una perdita di competitività progressiva della Serie A: "L'anno scorso abbiamo portato tre squadre in tutte e tre le finali, adesso voglio vedere che fine facciamo…". E attacca l'Aic (Associazione Italia Calciatori) che s'era detta contraria al rinnovo della delibera per altri due mesi (fino a febbraio 2024) scrivendo una lettera al Governo.

La discussione in CdM è stata accesa e il comunicato della Lega sugli "sconti fiscali immorali" previsti per i calciatori è stato un diretto duro da incassare per lo stesso massimo dirigente: lo aveva caldeggiato e ora, a meno che in Parlamento non si prenda direzione differente, sul tavolo resta un tema spinoso per tutte le società per la morsa nella quale finiranno a partire dal prossimo mese di gennaio (niente più agevolazioni per il tesseramento di sportivi provenienti dall'estero).

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"Si accorgeranno di che cavolo di errore è stato fatto – ha ammesso Lotito, come riportato dal sito notizie.com -. Se tu hai uno straniero che paga le tasse in Italia sarà meglio di uno che non viene e non le paga no? Voglio vedere chi viene adesso…".

L’abolizione non avrà effetti retroattivi: i club che hanno contratti in essere non perderanno i benefici fiscali e ne godranno per un massimo di cinque anni; quanto alla questione rinnovi, quelli sanciti entro il 31 dicembre (è il caso di Osimhen col Napoli, ufficializzato nei giorni scorsi – foto in basso) non vedranno scemate le agevolazioni. Ma dal 1° gennaio 2024 in poi cambierà tutto e gli sgravi non saranno più applicabili.

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"La Lazio ha i suoi contratti, ma non è tanto quello il tema – ha aggiunto Lotito a corredo dello sfogo -. Il vero problema è che alcune società… grandi club com la Juventus, il Milan (tra le società che ha risparmiato di più finora, ndr) e la Roma potrebbero anche essere distrutte da questo tipo di situazione. Adesso chi era contrario a questa cosa ci farà vedere cosa sarà in grado di fare".

Il riferimento per niente affatto velato è all'Aic: "Era contraria. Ma ha detto delle cose talmente infondate e che sono fuori da ogni logica. Quale? Questo decreto rappresenterebbe un problema per la crescita dei vivai italiani. Ma che porti quelli di 14 anni in prima squadra?".

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