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Sabatini su Nainggolan: “È un poco di buono, a Roma giurava di essere a letto ma era sempre in giro”

L’ex uomo mercato e dirigente della Roma Walter Sabatini ha rivelato alcuni retroscena legati all’esperienza condivisa nella Capitale con Radja Nainggolan. Il Ninja a suo dire aveva uno stile di vita tutt’altro che regolare, anche se in campo onorava sempre in modo eccezionale la maglia giallorossa.
A cura di Marco Beltrami
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Nella sua lunga carriera da dirigente, Walter Sabatini ha dovuto affrontare numerose situazioni particolari. Una di queste, a giudicare dalle sue ultime dichiarazioni, è senza dubbio quella vissuta alla Roma con Radja Nainggolan. L'attuale coordinatore delle aree tecniche del Bologna, è tornato sull'esperienza condivisa con il Ninja in giallorosso, con parole tutt'altro che lusinghiere nei suoi confronti.

Dal 2011 al 2016 Walter Sabatini è stato l'uomo mercato della Roma. Nella Capitale, il dirigente ha messo a segno diversi colpi, tra cui anche quello che ha portato in giallorosso nel 2014 Radja Nainggolan dal Cagliari, formazione in cui è tornato pochi mesi da dopo il flop all'Inter. Ai microfoni di "Al Circo Massimo", trasmissione di Teleroma 56, Sabatini è tornato sul rapporto con il Ninja con parole destinate a far discutere.

Sabatini è rimasto molto deluso dal comportamento del centrocampista, tanto forte quanto indisciplinato a giudicare dal suo racconto: "Nainggolan è un poco di buono, mai ha voluto riconoscere a me una parte della sua felicità o della sua storia. Se l'avesse fatto, mi avrebbe chiamato. Ho un affetto straordinario per lui, lo ho anche abbracciato quando era sudato ed è una cosa che non farei mai se non con mio figlio, però è un poco di buono. Lo chiamavo di notte quando ero qui a Roma, mi giurava e spergiurava di essere a letto che non stava facendo niente: in Argentina dicono è "un mentiroso". Era sempre in giro. Con le donne? Sarebbe stato meglio, sai quante macchine in meno avrebbe sfondato".

Tanto forte in campo, quando difficile da gestire fuori dunque Nainggolan secondo Sabatini: "È ignobile per un professionista farsi riprendere ubriaco fuori da una discoteca, mi faceva emozionare con le sue scivolate era incommensurabile. Gli ho voluto un bene sportivo eccezionale. Quando arrivò a gennaio mi sembrava di aver fatto il colpo della vita, pensavo di aver preso il colpo di genialità tecnico-tattica che ci mancava e arrivò al posto di Bradley. Lui fece subito bene, sembrava giocasse a Roma sempre, si è subito messo la maglia addosso":

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