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Sabatini manda tutto in fumo: “Vlahovic e Donnarumma senza riconoscenza, Mourinho è un teatrante”

Dall’Inter fino al tecnico portoghese della Roma: Walter Sabatini ne ha per tutti. Quando gli chiedono perché ha accettato l’incarico della Salernitana replica: “Ha prevalso il senso della sfida, di atti incoscienti ne ho fatti tanti ma qui mi sento amato”.
A cura di Maurizio De Santis
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Walter Sabatini ha accettato una sfida importante: rifare in corsa la Salernitana e portarla alla salvezza.
Walter Sabatini ha accettato una sfida importante: rifare in corsa la Salernitana e portarla alla salvezza.

Tre, quattro tiri alla sigaretta, altrettanti soffi di fumo in faccia da provocarti tosse. Walter Sabatini regge tra le dita l'amica più fedele di trattative, discussioni, notti insonni e domeniche allo stadio. E ne ha per tutti. Ascolta, riflette, fa una boccata e poi sbuffa via le parole tra le spire. Oggi è alla Salernitana, un'offerta che ha accettato con sfida particolare della carriera: "Sono terrorizzato dall'idea di retrocedere, non mi è mai capitato nella mia vita", dice nell'intervista al Corriere dello Sport e tormenta il filtro tra pollice e indice. È stato un atto d'incoscienza e di cuore perché in granata si sente "amatissimo" poi mette da parte i sentimenti e lascia spazio alla ragione quando riflette su quattro aspetti della sua vita professionale.

Qual è l'esperienza che non rifarebbe? L'Inter che ha definito "il più grande errore professionale della mia vita" per aver accettato di essere fuori dall'organigramma dando il benestare a una richiesta interna. "Dovevo rescindere il contratto prima di cominciare": un soffio e via, altra boccata e altra domanda. Parla di Vlahovic e Donnarumma e questa volta il colpo di tosse viene a lui. "Il passaggio del serbo dalla Fiorentina alla Juventus è una cosa ignobile. Insopportabile. Come fai a non avere nessuna riconoscenza per la società che ha creduto in te? Lo stesso vale per Donnarumma con il Milan. Qui entrano in gioco le qualità umane".   

Il direttore sportivo della Salernitana, Walter Sabatini, ne ha per tutti dall'Inter a Mourinho.
Il direttore sportivo della Salernitana, Walter Sabatini, ne ha per tutti dall'Inter a Mourinho.

A proposito di qualità umane, gli torna in mente la sua avventura alla Roma che gli è rimasta dentro. Guarda quella di ieri (quando con Spalletti faceva ragionamenti folli) e poi quella di oggi, fa un altro tiro profondo alla sigaretta e sputa fuori che "Mourinho è un teatrante di successo, io invece voglio fare il calcio vero – ha aggiunto Sabatini -. Lui potrà rispondere che ha vinto tutto e io niente. Ma resto dell'idea che lui vada bene per un certo tipo di squadra e determinati contesti".

Cosa non gli piace? Praticamente tutto quel che il portoghese ha incarnato finora e il copione che ha recitato: "I giocatori messi al rogo, declassificati. Mi pare tutto molto discutibile. Roma è una realtà particolare, da studiare e comprendere. Ora che l’ha fatto, Mourinho proverà a fare meglio, ma non con calciatori come Sergio Oliveira". Stop, in mano gli è rimasta la cicca.

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