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Sandro Ruotolo: “In un paese normale l’Atalanta avrebbe chiesto scusa per la frase razzista”

Il team manager dell’Atalanta Mirco Moioli ha utilizzato un’espressione razzista nei confronti di un tifoso del Napoli: “Terrone del c…”. Lo stesso Moioli, dopo l’apertura di un’inchiesta della Procura Federale, ha chiesto scusa. Il senatore Sandro Ruotolo su Twitter ha scritto anche l’Atalanta avrebbe dovuto scusarsi per quella frase razzista: “In un paese normale la società Atalanta avrebbe chiesto scusa per le dichiarazioni razziste del suo dirigente rivolte al tifoso del Napoli”.
A cura di Alessio Morra
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Mentre l'Atalanta stava per salire sul treno che doveva portare tutta la squadra a Torino, un tifoso del Napoli ha provocato Gasperini, il team manager dei nerazzurri era lì e ha risposto utilizzando una frase razzista verso quell'uomo dicendo: "Terrone del c….". Si è scatenato in breve tempo il putiferio, la Procura Federale ha aperto un'inchiesta e dopo la partita con la Juventus il team manager Moioli si è scusato. Ma le scuse non sono arrivate da parte dell'Atalanta. E questo non è piaciuto al senatore e giornalista Sandro Ruotolo che su Twitter ha scritto: "In un paese normale la società Atalanta avrebbe chiesto scusa per le dichiarazioni razziste del suo dirigente rivolte al tifoso del Napoli, ‘terrone del ca**o'. In un paese normale".

Le offese razziste del team manager dell'Atalanta

Un tifoso partenopeo nella giornata di sabato a Treviglio ha detto una frase che non è piaciuta a tutto l'ambiente atalantino: "Quest'anno la partita gliela regalata (alla Juve ndr) o ve la giocate?". Gasperini che era il destinatario di quella frase gli ha risposto: "Pedala, cog…ne", mentre il team manager Moioli è stato molto più tranciante: "Terrone del c…", prima di usare un'espressione blasfema.

Le scuse di Moioli e l'inchiesta della Procura Federale

Poche ore dopo questo brutto episodio, la Procura Federale ha aperto un fascicolo d'indagine sull'espressione razzista utilizzata da Mirco Moioli che ora rischia una sanzione, e la rischia pure l'Atalanta per responsabilità oggettiva. Al termine della partita con la Juventus (chiusasi sul punteggio di 2-2), il team manager dell'Atalanta si è voluto scusare per quelle parole: "Mi scuso per l'espressione usata nei confronti di questo pseudo tifoso e per non essere stato in grado di mantenere la calma di fronte alle accuse gravi ed infamanti di questo signore che aveva preparato la provocazione".

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