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Rudi Garcia spiazzato dal suo Napoli, la riflessione in tv è allarmante: “Non me l’aspettavo”

Il tecnico del Napoli si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno dopo aver rischiato una sconfitta pesante. In fondo, era capitato anche Spalletti di perdere in casa con la Lazio ma lui aveva un Kim in più là dietro. “I ragazzi devono imparare che quando non si può vincere, si può anche non perdere”.
A cura di Maurizio De Santis
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Sostiene Rudi Garcia che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Che sì, il suo Napoli, al netto dei rischi e delle falle mostrate, non meritava di uscire dal campo con un risultato del genere (1-2) contro la Lazio. Non parla di arbitro né del Var perché ai partenopei è andata di lusso: i due gol annullati agli avversari non sono bastati per dare agli azzurri la scarica di adrenalina giusta così da acciuffare almeno il 2-2.

"I ragazzi devono imparare che quando non si può vincere, si può anche non perdere", dice a Dazn e fa una riflessione allarmante perché una certa mentalità è l'allenatore che la inculca alla squadra: ma lui è nuovo e ha bisogno ancora di un po' di tempo per spiegare e far digerire certi concetti. E questa è solo una chiave di lettura della serataccia contro i biancocelesti.

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In fondo, era capitato anche Spalletti che aveva un Kim in più là dietro. Tutta la differenza dal disporre o meno di un calciatore di quel tipo, per quella casella non colmata sul mercato se non con Natan non ancora pronto (a detta dello stesso allenatore), è negli occhi del Maradona. "Siamo stati poco fortunati e poco aggressivi su alcune situazioni difensive – le parole del tecnico a Dazn -. Non mi aspettavo un secondo tempo così. Abbiamo gestito male la partita ma avremmo comunque potuto trovare il pareggio".

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Garcia si barcamena, si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma la sconfitta in casa, in quel modo e con proporzioni che hanno rischiato di essere umilianti, è dura da mandare giù in particolare per la fragilità messa a nudo dalla compattezza e dalla rapidità degli avversari. "Meritavamo di essere avanti a fine primo tempo, ma siamo stati molto meno bravi sul palleggio e nelle occasioni create. Siamo stati poco precisi in attacco, abbiamo tirato tanto ma mai in porta. Adesso c’è la sosta, speriamo di recuperare tutti i giocatori al 100% poi inizia la maratona: non c’è tempo per lamentarsi".

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Ventidue tiri, il tecnico francese li cita a testimonianza della sua tesi. Di questi solo 4 sono finiti nello specchio della porta mentre la Lazio ha capitalizzato al massimo le occasioni create. "Nella prima frazione siamo stati bravi a mettere pressione alla Lazio recuperando palloni alti, abbiamo impegnato Provedel ma si poteva fare meglio in alcune situazioni. Kvara ha iniziato benissimo, poi si è spento un po' perdendo dei palloni pericolosi. Sapevamo che non era ancora al top".

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