242 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Rudi Garcia per ora non fa la rivoluzione, ma è pronto a cambiare il modulo del Napoli

Il tecnico francese in un’intervista ha dichiarato che il Napoli in questa stagione potrà giocare con un modulo diverso dal 4-3-3 e può farlo grazie alle qualità dei propri calciatori.
A cura di Alessio Morra
242 CONDIVISIONI
Immagine

Il Napoli lo scorso 4 maggio ha vinto lo scudetto per la terza volta, e ora si prepara a difendere il titolo. Lo farà, per la prima volta dopo 33 anni, e lo farà con un nuovo allenatore in panchina: Rudi Garcia, che da un mesetto si trova a stretto contatto con i suoi nuovi calciatori. Il francese è tornato in Serie A dopo sette anni e mezzo e sa di avere tra le mani una squadra forte, vuole vincere e può rilanciarsi a tutto tondo. Garcia, uomo di calcio navigato, sa bene che il suo comunque non sarà un compito semplice, perché arriverà il momento in cui dovrà concretamente mettere la sua mano e cambiare la sua squadra. E in un'intervista ha parlato anche del modulo, che in futuro potrà modificarsi.

Nella passata stagione il Napoli è stato praticamente una macchina perfetta, per gli appassionati di calcio è stato un piacere vedere gli Azzurri giocare. Il 4-3-3 sarà inizialmente sempre il modulo dei partenopei, che però un po' con il tempo cambieranno. Nel pre-campionato Garcia ha schierato i suoi tanto con il 4-2-3-1, ma anche con il 4-4-2. E in futuro qualcosa potrebbe cambiare, ma solo nella fase offensiva. Perché la difesa a quattro sarà sempre un must.

Immagine

Rudi Garcia in un'intervista concessa a DAZN ha toccato diversi argomenti: ha parlato del suo passato alla Roma, di Totti e Cristiano Ronaldo, ma anche dei suoi trionfi con il Lille. Il francese, che ha capito subito l'antifona partenopea: "Devo dire che la passione a Napoli va oltre: è una religione. Per me il calcio è questo e dovrebbe essere sempre così", ha esaltato le sue stelle Osimhen e Kvaratskhelia, ma anche capitan Di Lorenzo.

E parlando dei suoi calciatori si è soffermato su Raspadori e ha parlato di possibilità novità tattiche. Il Napoli potrebbe giocare con due punte vere in alcune partite: "Raspadori può fare mezz’ala, esterno, trequartista, anche punta: l’ha fatto già fatto in maniera importante all’Ajax. Dobbiamo anche avere la capacità di giocare a due punte. Victor è un trascinatore pazzesco: vuole vincere e trascina la squadra.

Immagine

Un po’ come Cristiano Ronaldo: quando vince è contentissimo, chiama la squadra, vuole fare la foto ricordo…mi piace, fa parte dei migliori al mondo come centroavanti. È bello vedere che un giocatore che potrebbe giocare solo la fase offensiva difende come un matto, pressa, torna indietro, aiuta la squadra. Kvara può migliorare ancora tanto, quando dribbla è bello da vedere. Una delle qualità di questo gruppo è questa. Non fanno solo un gioco offensivo di qualità, ma lavorano". 

Immagine

Quindi sarà ancora 4-3-3 in avvio di stagione, ma poi per dar spazio sia a Raspadori che a Simeone, che forse anche per essere meno prevedibili, il Napoli potrebbe virare sul doppio centravanti e in quel caso cambierebbe anche il centrocampo, con un 4-4-2 offensivo.

242 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views