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Rubiales sempre più solo e senza alternative si dimette dalla Federcalcio: “Impossibile continuare”

Rubiales, già sospeso dall’incarico ha confermato che lascerà il ruolo di Presidente della Federazione spagnola per uno scandalo oramai senza più argini: “Devo tutelare le persone a me vicine. E’ la cosa più intelligente da fare”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il bacio inatteso del presidente della Federazione spagnola, Rubiales, alla calciatrice Hermoso
Il bacio inatteso del presidente della Federazione spagnola, Rubiales, alla calciatrice Hermoso

Alla fine Luis Rubiales non ce l'ha fatta più e ha annunciato ufficialmente che rimetterà l'incarico di presidente della Federcalcio spagnola. Lo scandalo che lo ha coinvolto è stato uno tsunami che non accenna a fermarsi, coinvolgendo lui e i suoi cari. In una situazione oramai insostenibile, che lo ha via via isolato sempre più lasciandogli intorno solamente terra bruciata.

Luis Rubiales ha infatti annunciato nella serata di domenica 10 settembre, in un'intervista esclusiva rilasciata a Piers Morgan, le sue dimissioni dall'incarico dalla carica di Presidente della Federcalcio spagnola dopo il bacio a Jenni Hermoso, pietra dello scandalo iniziato in Spagna ed esondato a livello internazionale: "Per quanto riguarda le mie dimissioni, sì, lo farò" ha ammesso senza alcun indugio sull'argomento: "Lo farò perché Non posso continuare il mio lavoro."

Dall'incarico, Rubiales è stato sospeso da tempo ma ancora si attendevano le sue dichiarazioni relative alle dimissioni ufficiali che, dunque, arriveranno nei prossimi giorni. Una decisione obbligata dagli eventi e dal modo in cui Rubiales è stato via via abbandonato da tutti, in una posizione insostenibile dopo il gesto inconsulto consumato nel giorno più memorabile del calcio femminile spagnolo: la vittoria al Mondiale.

"Oggi alle 21:30 ho trasmesso al presidente ad interim, signor Pedro Rocha, le mie dimissioni dalla carica di presidente della RFEF. L'ho anche informato che ho fatto lo stesso con la mia posizione alla UEFA affinché la mia posizione di vicepresidente possa essere sostituita". Questa la nota inserita in un comunicato a latere, che si conclude con una speranza che sottintende la propria linea difensiva, di innocenza: "Ho fiducia nella verità e farò tutto ciò che è in mio potere per farla prevalere".

"Ho parlato con mio padre, con le mie figlie, con gli amici più cari" ha spiegato l'oramai ex presidente federale poi a Morgan, "Tutti mi hanno detto ‘ora devi concentrarti sulla tua dignità, devi continuare con la tua vita altrimenti finirai per ferire le persone che ami, lo sport che ami  e ciò che hai costruito per molto tempo'. Ho dovuto sopportare molto nelle ultime settimane ma non si tratta solo di me" ha poi concluso amaramente evidenziando l'impossibilità di restare al proprio posto e contemporaneamente difendersi dalle tante accuse. "Il mio atteggiamento può avere conseguenze importanti anche per chi mi sta vicino, ed è oggi la cosa più intelligente che devo fare per tutelarle".

L'intervista, che verrà pubblicata nei prossimi giorni nella sua versione integrale, ha svelato dunque ciò che tutto il mondo calcistico e non solo pretendeva dal 46enne dirigente spagnolo anche in conseguenza delle ultime evoluzioni negative a suo carico con Jenni Hermoso che ha presentato mercoledì scorso una denuncia e dopo che la procura spagnola ha chiesto il suo rinvio a giudizio per violenza sessuale.

Dopo aver inizialmente rifiutato di prendere in considerazione le dimissioni, Rubiales ha finalmente deciso di andarsene ma le accuse a suo carico resteranno comunque e dovrà affrontare molto probabilmente un processo che ne determinerà la fondatezza.

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