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Rooney racconta il suo più grande incubo: “L’alcol era la mia liberazione, bevevo fino a svenire”

Rooney è stato il protagonista di un’intervista senza filtri sul suo passato: “Quando avevo poco più di 20 anni andavo a casa e passavo due giorni a bere senza uscire”
A cura di Ada Cotugno
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A vent'anni la fama lo ha travolto, trasformandolo per sempre in un'icona del Manchester United. Ma la vita di Wayne Rooney non è stata facile: la fama di bad boy non lo ha mai abbandonato, come il vizio dell'alcol che ha fatto da sfondo a tutta la sua incredibile carriera. L'ex giocatore si è raccontato senza filtri nel podcast dell'ex stella del rugby Rob Burrow, adesso attivista nella lotta della patologia motoneuronale con la quale convive da alcuni anni.

Un'intervista che è servita a Rooney per mettersi a nudo partendo dai primi anni della sua carriera. Fin da ragazzino è stato investito di grandi responsabilità: a 16 anni ha fatto il suo debutto nell'Everton, a 17 era già nel giro della nazionale maggiore e a 20 anni ha indossato per la prima volta la maglia del Manchester United, il club con il quale ha scritto la storia del calcio.

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E per affrontare la pressione di una fama così grande quando era soltanto un adolescente l'ex giocatore si è spesso lasciato andare: "La mia liberazione è stata l'alcol fin da quando avevo poco più di 20 anni. Andavo a casa e passavo un paio di giorni lì senza neanche uscire. Bevevo quasi fino a svenire". Una realtà tanto dura da ammettere, che lo ha portato nel 2017 all'arresto per guida in stato di ebbrezza.

In tutti quegli anni Rooney ha raccolto grandi successi in campo, mentre lottava contro i propri demoni nella vita privata: "Non volevo stare con la gente, perché a volte ti senti in imbarazzo. A volte ti senti come se avessi deluso le persone care e alla fine di tutto non sapevo in quale altro modo affrontare la situazione". In quel periodo l'alcol ha rappresentato l'unica via di fuga e guardandosi indietro l'ex stella del Manchester United ha saputo prendere coscienza di tutti i problemi che lo hanno tormentato.

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La consapevolezza di quei momenti terribili lo ha portato ad approcciarsi al suo dramma con occhi diversi. Alla fine del podcast Rooney ha parlato dell'importanza di chiedere aiuto quando si è in difficoltà e di quanto sia fondamentale parlare apertamente della sua esperienza per poter aiutare le altre persone: "Quando non accetti l'aiuto e la guida degli altri puoi trovarti davvero sul fondo e lo sono stato per alcuni anni. Per fortuna ora non ho paura di andare a parlare alla gente di questi problemi".

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