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Ronaldo vede solo nemici intorno a sé e al Portogallo: “Le forze esterne non ci spezzeranno”

La fuga di notizie sulla lite col Santos, che non lo ha schierato titolare con la Svizzera, e sulla minaccia di abbandonare la nazionale hanno spinto la federazione portoghese a smentire e CR7 a fare un post sui social all’insegna della concordia. Un sondaggio dei tifosi lusitani lo gela: la maggior parte sono stufi dei suoi atteggiamenti.
A cura di Maurizio De Santis
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Cristiano Ronaldo ha smentito con un messaggio sui social la presunta minaccia di abbandonare la nazionale.
Cristiano Ronaldo ha smentito con un messaggio sui social la presunta minaccia di abbandonare la nazionale.
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José Mourinho lo chiamava il rumore dei nemici e incrociava i polsi a mo' di manette per censurare le manora subdole nei confronti della sua Inter. Cristiano Ronaldo usa accenti differenti ma il concetto è lo stesso dello special one. Il fragore di sciabole non lo spaventa, alla fuga di notizie sul suo (presunto) dissidio con il commissario tecnico del Portogallo (con tanto di lite e minacce di abbandonare la nazionale all'interno dello spogliatoio) ha risposto condividendo un messaggio su Instagram che poggia su due punti chiave: le definizioni di "gruppo unito" e "forze esterne" che mirano (a suo dire) a minare la tranquillità e la coesione di una squadra che punta dritta alla qualificazione in finale dei Mondiali.

Tutto nasce dall'occhiataccia e da qualche parola di troppo, fuori luogo, che CR7 pronunciò nei confronti del selezionatore, Fernando Santos, per essere stato sostituito nella sfida contro la Corea del Sud (sul risultato di 2-1 in favore degli asiatici). Il campione portoghese negò che quel rimbrotto fosse riferito all'allenatore ma il diretto interessato la prese male: in conferenza stampa fu lo stesso ct, in risposta a una domanda precisa, a chiarire quella reazione "non gli era piaciuta", tanto da lasciarlo in panchina in occasione della gara con la Svizzera.

CR7 era stato lasciato inizialmente in panchina nella sfida degli ottavi contro la Svizzera.
CR7 era stato lasciato inizialmente in panchina nella sfida degli ottavi contro la Svizzera.

Uno strappo molto forte, un segnale altrettanto netto da parte del tecnico che – al netto del grande rispetto per il cinque volte Pallone d'Oro – non poteva tollerare un affronto di quel tipo, per giunta in campo e davanti alle telecamere. Qualsiasi cosa faccia Cristiano Ronaldo non passa inosservata, ha un'eco vasta, soprattutto quando si tratta di levate di scudi o proteste clamorose.

Ecco perché Santos non ha potuto fare a meno di usare il pugno duro. Ne avrebbe perso in credibilità e autorevolezza. Ha fatto valere la sua autorità e avuto ragione: la tripletta di Gonçalo Ramos (schierato al posto dell'ex di Real, Juve e Manchester United) e la vittoria per 6-1 hanno spinto ai quarti il Portogallo. L'immagine di CR7 che abbandona il rettangolo verde da solo e nemmeno esulta più di tanto per un grande successo furono emblematici del suo stato d'animo.

L'attrito tra il cinque volte Pallone d'Oro e il selezionatore del Portogallo, Santos.
L'attrito tra il cinque volte Pallone d'Oro e il selezionatore del Portogallo, Santos.

È stato come dare lo strattone decisivo quando fai a braccio di ferro: la forza del risultato ha spazzato via qualsiasi scetticismo sul mancato impiego di Ronaldo, ha dimostrato che c'è una squadra possibile, vincente, che gioca in maniera differente anche senza la sua stella 37enne.

Una determinazione dinanzi alla quale s'è dovuto piegare, obtorto collo, lo stesso Ronaldo che s'era unito al Portogallo dopo lo scontro e la rottura totale con ten Hag e il club di Old Trafford. La famiglia, a cominciare dalla famiglia fino alla compagna Georgina, hanno inondato i social di versioni indignate, di parole mescolate a profonda delusione perché "il migliore calciatore al mondo" era stato lasciato fuori da un match così importante.

L'ex di Real, Juve e Manchester United aveva lasciato il campo in maniera polemica dopo il trionfo sulla Svizzera.
L'ex di Real, Juve e Manchester United aveva lasciato il campo in maniera polemica dopo il trionfo sulla Svizzera.

La situazione sembrava ormai irreversibile: mercoledì CR7 s'era rifiutato di svolgere una sessione di allenamento assieme alle "seconde linee" del Portogallo, quei giocatori che non erano rimasti ai margini proprio contro la svizzera oppure erano entrati solo per poco tempo. I venti minuti circa contro gli elvetici, invece, erano per l'ex dei Red Devils sufficienti perché svolgesse lavoro in palestra assieme ai "titolari".

Il comunicato della federazione lusitana aveva già ricomposto il caso, le parole sui social di Ronaldo hanno spento (forse) il fuoco che cova sotto la cenere. "Un gruppo troppo unito per essere spezzato da forze esterne – si legge nel post su Instagram -. Una nazione troppo coraggiosa per lasciarsi spaventare da qualsiasi avversario. Una squadra nel vero senso della parola, che lotterà per il sogno fino alla fine! Credi con noi! Forza, Portogallo!".

Incendio spento e situazione rientrata? Almeno così sembra ufficialmente. Fatto sta che quanto accaduto ha provocato un moto di stizza nell'opinione pubblica: secondo un sondaggio dei media portoghesi (lo ha pubblicato il quotidiano sportivo A Bola) la gran parte dei tifosi lusitani non vuole che Ronaldo giochi contro il Marocco nei quarti di finale.

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