“Ronaldo uomo di m***a”: fischi e insulti a Bergamo, CR7 non può fare l’intervista a fine partita
Ole Gunnar Solskjaer deve più di un caffè al suo vecchio compagno, amico ed ora stella della squadra da lui allenata: se il norvegese siede ancora sulla panchina del Manchester United dopo un inizio di stagione travagliato che vede i Red Devils distanti 8 punti dalla vetta della Premier molto merito lo ha Cristiano Ronaldo. L'Immortale, il marcatore seriale che a 36 anni risolve i problemi. Se poi il palcoscenico è quello più prestigioso della Champions League, allora i dubbi che CR7 salga alla ribalta sono pari a zero. I due gol martedì sera in casa dell'Atalanta – il secondo all'ultimo respiro per dare il 2-2 allo United – sono l'ennesima riga di un libro di numeri infinito: 139 reti segnate in 180 presenze in Champions, ben 62 delle quali in trasferta perché l'ostilità dei tifosi lo carica.
Il tassametro in questa stagione dice 9 gol in 11 partite complessive, di cui 5 nelle prime 4 partite del girone di Champions. Tutte reti pesantissime realizzate nel finale, che hanno consentito ai Red Devils di ribaltare il match contro il Villarreal e il doppio confronto con l'Atalanta, dopo la sconfitta iniziale con lo Young Boys in cui pure il fuoriclasse portoghese era andato a segno. Lo United ora è primo nel girone a 7 punti a pari merito col Villarreal, con la squadra di Gasperini ad inseguire a 5. Le parole di Solskjaer a fine partita dicono tutto, c'è ammirazione e gratitudine: "Lui per noi è come Michael Jordan per i Chicago Bulls, è incredibile".
Ronaldo è stato ovviamente insignito del premio di ‘Man of the match', ma la sua intervista del dopo gara è stata turbata dagli insulti e dai fischi piovutigli dagli spalti del Gewiss Stadium di Bergamo. Il coro "Ronaldo uomo di m***a", si è potuto sentire a lungo nitidamente, così come i fischi dettati da rabbia e delusione per aver visto sfumare al 91′ una vittoria che sembrava cosa fatta. "Non riesco a sentirti, facciamola dopo", ha provato ad abbozzare CR7, prima di cominciare l'intervista diffusa poi dai network internazionali. Certamente non il modo migliore per omaggiare un campione infinito.