Cristiano Ronaldo fa l’allenatore, Ferdinand sbotta: “Basta con queste spacconate, siediti”
Il gol del vantaggio, una sostituzione che ha fatto discutere e la consueta "partecipazione emotiva" alle sorti del match che gli permette di essere al centro della scena anche quando viene richiamato in panchina con mezz'ora di anticipo rispetto alla fine del match. Cristiano Ronaldo è l'alfa e l'omega della partita del Manchester United contro lo Young Boys. Debutto agrodolce per il campione portoghese: sua la rete del momentaneo vantaggio, prima che il grave errore commesso da Lingard (ironia della sorte entrato proprio al posto di CR7) compromettesse tutto. Rimonta e sorpasso rovinano la serata dei Red Devils e dell'ex juventino.
E se il tecnico, Solskjaer, finisce nel mirino della critica per la strategia dei cambi, l'ex Real va sotto i riflettori per l'atteggiamento da "assistente allenatore" che lo ha contraddistinto. Sembra la riedizione della finale degli Europei del 2016: Ronaldo è fuori (allora, però, fu costretto ad abbandonare il campo per infortunio) ma resta in campo alla sua maniera sovrapponendosi al ct della nazionale, Santos. A Berna, come nel match contro la Francia, si fa notare per come impartisce suggerimenti tattici, indica ai compagni di squadra le posizioni giuste, quali sono i movimenti migliori e il modo più intelligente per sistemarsi dal punto di vista tattico e il modo in cui protesta verso il quarto uomo.
Ronaldo è l'ombra di Solskjaer. È alle sue spalle e lo oscura con la sua mimica e un approccio che ad alcuni opinionisti non è piaciuto affatto. Rio Ferdinand, ex calciatore dello United e compagno di squadra di CR7, ha sbottato: "È spavalderia per i tifosi – ha ammesso parlando in diretta TV -. Fossi stato il suo allenatore gli avrei detto di smetterla e mettersi a sedere. Ma Cristiano è fatto così… vuole vincere sempre e, se convinto che deve mettersi accanto al manager a gridare istruzioni per ottenere la vittoria, lo fa e basta sfruttando il suo carisma".
Peter Crouch, ex attaccante, è dello stesso avviso. Anche lui dà un buffetto sulla guancia al campione portoghese. "Sono d'accordo… anche io nei panni dell'allenatore gli direi di tornare a sedersi. Ma lui è Ronaldo e glielo lasciamo fare…".