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Ronaldo e il divieto messo alla madre: “Ascolta, non ho più un padre. Non voglio perdere anche te”

Cristiano Ronaldo ha proibito a sua madre di assistere dal vivo alle sue partite più importanti: ha paura che possa succederle qualcosa dopo che già è svenuta due volte sugli spalti. Il fuoriclasse portoghese ha perso suo padre anni fa e non vuole prendere rischi con mamma Dolores: “È il pilastro della famiglia”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Cristiano Ronaldo oggi ha incontrato il suo nuovo tecnico Solskjaer a Carrington, centro di allenamento del Manchester United, dopo i 5 giorni di isolamento osservati dal suo ritorno in Inghilterra dopo l'impegno col Portogallo: una vittoria sull'Irlanda sigillata da una doppietta che gli è valso il record di marcature all-time a quota 111. Adesso il fuoriclasse ex Juve potrà dedicarsi anima e corpo al suo nuovo club, col quale potrebbe esordire sabato prossimo contro il Newcastle.

Una partita attesissima dai tifosi dei Red Devils, alla quale tuttavia non potrà assistere la madre di Ronaldo, per espresso divieto del campione portoghese. È lo stesso 36enne attaccante a raccontare al Daily Mail perché non vuole vedere Dolores Aveiro sugli spalti ad applaudirlo: la mamma si emoziona a tal punto che è già svenuta due volte negli stadi, una volta addirittura rompendosi i denti nell'autunno scorso.

"Adesso non le è permesso guardare grandi partite – spiega CR7 – ‘Io dico: ‘Ascolta, non ho più un padre. Non voglio perdere anche mia madre, quindi non guarderai i quarti di finale, le semifinali o le finali.' Mia madre è il pilastro della famiglia e quello che ho oggi è perché mi ha sempre sostenuto. Ha lavorato duramente per dare il meglio di sé per i suoi figli e soprattutto per me perché sono il più giovane della famiglia".

Ronaldo ha perso suo padre quando ancora non era diventato il campionissimo che è oggi: è morto a 52 anni per danni al fegato causati dall'alcolismo. Il legame con sua madre è fortissimo, così come la gratitudine per avergli permesso di compiere i suoi passi nella gloria: "Ricordo quando avevo 12 anni e le dissi che volevo andare a Lisbona per giocare con le giovanili dello Sporting Lisbona. Mi ha detto: ‘Figliolo, se è davvero quello che vuoi, non ti taglierò le gambe e ti fermerò. Puoi andare. Sarà difficile per me lasciarti ma andare. Segui i tuoi sogni.' Ha sofferto per darmi un'opportunità". Un amore così grande da non poter rischiare di perderlo per un gol segnato o sbagliato: mamma Dolores capirà.

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