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Ronaldo è finito in un campionato così scarso che non si vede in TV: nessuno ha comprato i diritti

Cristiano Ronaldo è destinato a sparire agli occhi del mondo: al momento è impossibile vedere le partite dell’Al-Nassr, il suo nuovo club in Arabia Saudita.
A cura di Paolo Fiorenza
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Cristiano Ronaldo è atteso stasera a Riad, capitale dell'Arabia Saudita, proveniente con un volo privato da Madrid, dove il 37enne campione portoghese si trova assieme alla sua famiglia. Le visite mediche colsuo nuovo club, l'Al-Nassr, si svolgeranno domani e l'ex giocatore di Real, Juve e United potrebbe debuttare nella Saudi Pro League già giovedì, quando la squadra allenata da Rudi Garcia – attuale capoclassifica – affronterà l'Al-Tai in casa, prima dell'appuntamento attesissimo di sabato 14 gennaio in trasferta contro l'Al-Shabab che è secondo.

In mezzo ci sarà la presentazione di Ronaldo, esibito dal Paese arabo come fiore all'occhiello davanti al mondo: il grande evento – cui parteciperanno diverse personalità oltre alla dirigenza del club – avrà luogo al Mrsool Park, lo stadio dell'Al-Nassr a Riad. In attesa di decidere dove alloggiare assieme alla sua famiglia, con una villa da mille e una notte candidata ad accoglierlo, CR7 si sistemerà in un lussuoso albergo della capitale saudita.

Cristiano Ronaldo con la maglia dell'Al-Nassr
Cristiano Ronaldo con la maglia dell'Al-Nassr

Insomma il conto alla rovescia è ormai partito e l'attesa è spasmodica per vedere Ronaldo giocare la prima partita della sua carriera fuori da un campionato europeo. Un antipasto di quello che accadrà lo si è avuto in occasione del match giocato e vinto dall'Al-Nassr l'ultimo giorno dell'anno in casa dell'Al-Khaleej: subito dopo la rete del camerunense Aboubakar, allo scoccare del settimo minuto – ovvero il numero di maglia che il campione portoghese continuerà ad indossare – i tifosi sono letteralmente impazziti sugli spalti invocando il nome di Ronaldo e urlando tutti assieme ‘Siuuu' per evocare la sua esultanza iconica, oltre ad esporre cartelli di saluto per fargli sapere il livello di idolatria che lo attende (oltre allo stipendio mostruoso da 200 milioni all'anno incluse sponsorizzazioni).

Se in Arabia Saudita non vedono l'ora di assistere alle gesta di Ronaldo in campo, non altrettanto può dirsi nel resto del mondo: non è che manchi l'interesse per seguire gli ultimi lampi di carriera del bomber di Madeira, ma semplicemente al momento è impossibile farlo. Il fatto è che il livello della Saudi Pro League è così scarso e privo di appeal per i principali mercati televisivi, che nessuno – almeno ad ora – ne trasmette le partite. Nel Regno Unito vengono diffusi solo gli highlights, ma non ci sono match in diretta (c'è la Champions League asiatica, ma nell'attuale edizione l'Al-Nassr di Ronaldo non è qualificato in conseguenza del decimo posto nello scorso torneo nazionale).

Non va meglio negli Stati Uniti, dove ugualmente il campionato saudita non ha alcun accordo di trasmissione televisiva o in streaming: anche lì un po' di visibilità viene data alla sola Champions asiatica. Bisogna dunque sperare che il nuovo club di CR7 possa accedere alla prossima edizione (arrivando primo o secondo in campionato, o almeno terzo per il turno di qualificazione) per poterlo vedere in azione in diretta, a meno che l'approdo del portoghese non cambi la situazione, creando hype intorno al torneo saudita e portando all'acquisizione dei suoi diritti televisivi in Paesi dal livello calcistico più elevato.

Ronaldo dal canto suo ha motivato il suo trasferimento all'Al-Nassr parlando di una nuova sfida dopo aver vinto tutto nel calcio europeo: "Ora sento che questo è il momento giusto per condividere la mia esperienza in Asia. La visione dell'Al-Nassr è molto stimolante e impressionante, non vedo l'ora di vivere un'esperienza di campionato diversa in un Paese diverso. Sono entusiasta di unirmi ai miei compagni di squadra il prima possibile". Ma è davvero difficile non pensare che senza tutti quei soldi mai e poi mai sarebbe andato ad appassire mestamente in un calcio di  così basso rango. Altro che vincere un altro Pallone d'Oro, qua si tratta di non essere dimenticato del tutto dal resto del mondo…

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