Ronaldo dice no al figlio, non se ne parla: “Me lo chiede continuamente, ma deve aspettare”
Cristiano Ronaldo si divide tra il Manchester United, le costanti sedute d'allenamento extra individuali e l'intimità della sua famiglia. Premiato recentemente come massimo marcatore mondiale di tutti i tempi, Ronaldo adesso vuole riprendere a macinare reti, dopo che nell'ultimo periodo col Manchester United ha vissuto anche un lungo digiuno interrotto poi in occasione dell'ultimo match di campionato. Campione in campo e padre amorevole fuori, l'attaccante di Funchal dedica grande cura al suo ruolo di genitore, interpretandolo con intransigenza e talvolta severità, nella speranza che i figli riescano a capire l'importanza dei sacrifici.
"Voglio dargli il meglio, ma voglio anche che soffra un po' come ho fatto io per raggiungere ciò che vuole essere – aveva detto qualche tempo fa, parlando del figlio maggiore Cristiano Jr – Ha un grande talento anche come calciatore, ma voglio motivarlo, spingerlo come ho spinto me stesso. I miei figli hanno tutto facile, non devono sacrificare molto per ottenere ciò che vogliono. Ma devono essere umili. Devono lavorare sodo".
Il concetto è stato ribadito da Ronaldo in un eventi pubblico a Dubai, allorquando ha svelato come abbia detto no – e continui tuttora a farlo – ad una pressante richiesta del figlio 11enne: "Passa tutto il tempo a chiedermi se può avere un cellulare e io gli dico che manca ancora un po'. È vero che questa generazione è un passo avanti alla nostra e dobbiamo saper usare le nuove tecnologie, ma non possiamo essere ossessionati. Possiamo usarlo, ma non sempre". Insomma Cristiano Jr dovrà attendere ancora un po' per poter chattare con gli amici…