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Ronaldo ci prende gusto, altro gol di testa e tiene in vita l’Al Nassr nella Champions League araba

Una rete, ancora di testa, da parte di Cr7 ha salvato l’Al Nassr nella fase a gironi della Coppa Campioni araba: decisivo l’1-1 ottenuto a 3 minuti dal 90′ contro lo Zamalek.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non sarà ancora come la vera e propria Champions League, ma l'Arab Club Champions Cup sta attirando le attenzioni di tutti in questo inizio di agosto vista la partecipazione delle principali squadre arabe infarcite dei vari nuovi innesti di mercato, con campioni prelevati direttamente dall'Europa. E per tutti i club è fondamentale procedere verso la finale, come per l'Al Nassr di Cristiano Ronaldo non a caso il deus ex machina per superare la fase a gironi.

Due partite da titolare e due gol pesanti per il fenomeno portoghese che nel corso del secondo match della Coppa Campioni araba si era tolto anche lo sfizio di prendersi un nuovo record personale, segnando di testa la propria marcatura nel 4-1 rifilato al Monastir. In quell'occasione, lo scorso 31 luglio, la capocciata vincente di Cr7 lo proiettò quale assoluto marcatore di tutti i tempi di testa, non certo la specialità della casa ma a conferma ulteriore della grandezza dell'ex Real, United e Juve.

Non soddisfatto, ha replicato nell'ultima partita del proprio girone di qualificazione, il Gruppo C, in cui era fondamentale non perdere per strappare la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Così contro lo Zamalek è riuscito a trovare la rete che gli ha permesso di allungare ancora una volta nella classifica di tutti i tempi, di testa, e al Al Nassr di evitare una clamorosa eliminazione: suo infatti l'1-1 che permetterà al suo club di sfidate l'Al Ittihad ai quarti di finale.

Un gol in extremis che ha tolto dai guai la formazione di Castro che ha visto anche l'esordio ufficiale dell'ultimo gioiellino proveniente dal calcio europeo, Manè. Per Cristiano, decisivo invece un altro ‘straniero', l'ivoriano Ghislain Konan da un paio di stagioni in Arabia. In campo anche altre due stelle come Marcelo Brozovic e Fofana, insieme ai brasiliani Talisca e Telles: una superiorità tecnica che però ha rischiato di crollare sotto la determinazione dello Zamalek, andato in vantaggio al 53′ e raggiunto solo solo a 3 minuti dal 90′.

La Champions League araba è diventata un po' la cartina tornasole del nuovo corso del calcio mediorientale, che al momento è fuori dall'universo Uefa. E proprio all'Uefa la competizione, che nel corso del tempo ha cambiato più volte nome, format ed è stata interrotta per diverse stagioni, si ispira cercando di guadagnarsi i "galloni" per convincere Ceferin e Infantino a venire inglobata un domani con le realtà europee. Un atto che potrebbe diventare quasi obbligato, visto l'enorme esodo di giocatori di qualità in Oriente che potrebbe aumentare nei prossimi anni e davanti al quale la Champions League non potrebbe permettersi di snobbare.

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