Ronaldo alla Juve gli disse qualcosa che Kulusevski non capì: “Allora non conoscevo il mio corpo”
Arrivato al Tottenham tra lo scetticismo di chi aveva bollato lui e Bentancur come un ‘aiuto' fatto alle casse della Juventus dall'allora uomo mercato degli Spurs – ed ex Ds bianconero – Fabio Paratici, Dejan Kulusevski si è imposto come un punto fisso della squadra londinese sotto Ange Postecoglou: un gol e 2 assist in 10 presenze in questa stagione, dopo gli 8 gol con 3 assist nelle 39 gare dell'annata precedente, ma soprattutto tanti di quegli strappi sulla fascia che lo avevano fatto esplodere al Parma. Un Kulusevski che a 24 anni è pienamente maturo, come dimostrano le parole pronunciate su Cristiano Ronaldo: il nazionale svedese ha svelato cosa gli disse il campione portoghese al tempo della Juve. Qualcosa che ha capito solo adesso, a distanza di anni.
Kulusevski: "Ronaldo mi disse: ‘Conoscerai il tuo corpo'. Adesso sto capendo"
"Ora sto conoscendo il mio corpo – ha raccontato Kulusevki a ‘Fotbollskanalen – Quando ero più giovane, non capivo quando Ronaldo mi disse: ‘Conoscerai il tuo corpo'. Perché allora non conoscevo il mio corpo. Ma ora sto iniziando a capire i miei punti di forza e di debolezza, come posso migliorare. Quindi ho la sensazione che tutto stia diventando più facile".
Nessuno meglio di Ronaldo può sapere cosa significhi conoscere il proprio corpo, visto quanto il bomber ex United e Real sia riuscito a sfruttarne tutte le potenzialità trattandolo come un tempio, tra allenamento e nutrizione, per arrivare a 39 anni nelle sue attuali condizioni, in cui continua a segnare a raffica sia con l'Al Nassr che con la nazionale portoghese.
Kulusevski è al top al Tottenham: "Bisogna cercare di essere i migliori, non accontentarsi"
Una percezione di se stesso che adesso anche Kulusevski possiede e che gli ha fatto fare grandi passi avanti come calciatore. Dejan ha descritto la sua forma come "fantastica". "Sento davvero di essere più forte mentalmente e fisicamente in questa stagione – ha raccontato – Il piano è migliorare ogni giorno e sento che lo sto diventando. Non accontentarsi di essere bravi, ma essere i migliori ogni giorno. Questa è l'unica cosa che conta. Per quanto sia difficile cercare di essere il migliore".
Echi di parole ‘ronaldiane' che evidentemente gli sono rimaste dentro: "Penso che col tempo impari, che inizi a capire molto di più su come funzionano il mondo e il cervello. Non puoi avere 17 anni e sapere tutto". Quella trentina di milioni che il Tottenham ha speso due anni fa adesso non sembrano più così tanti…