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“Ronaldo a volte non difende proprio, per Dybala troppi problemi extra calcio”: parla Khedira

Sami Khedira conosce benissimo Cristiano Ronaldo per averci giocato assieme sia alla Juventus che al Real Madrid e spiega chiaramente cosa pensano i suoi compagni quando il pallone ce l’hanno gli altri: “A volte non difende proprio, come essere in nove”. Il tedesco parla anche di Paulo Dybala: “Deve restare concentrato e prendersi cura del suo corpo”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Stasera la Juventus esordirà nella Champions 2021/22 sul campo del Malmoe: in campo ci sarà Paulo Dybala, al rientro dopo l'assenza a Napoli, con Alvaro Morata al suo fianco. Non ci sarà ovviamente Cristiano Ronaldo, che ha smosso mari e monti pur di salutare senza tanti complimenti la Vecchia Signora, non ritenuta competitiva dal fuoriclasse portoghese. L'inizio di stagione sembra aver dato ragione a CR7, ma siamo appena all'inizio e c'è tutto il tempo per ristabilire le gerarchie da parte della squadra allenata da Massimiliano Allegri.

Di Ronaldo ha parlato uno che lo conosce molto bene, per aver condiviso con lui campo e spogliatoio sia alla Juve che al Real Madrid: Sami Khedira. L'ex centrocampista della Nazionale tedesca, ritiratosi a 34 anni nel maggio scorso, riconosce ovviamente la grandezza del cinque volte Pallone d'Oro, ma fa capire chiaramente cosa pensassero i suoi compagni della sua presenza in campo quando la palla ce l'avevano gli altri: "Lui ha tutto, spesso la squadra gioca male e lui risolve. Ha un grande ego, non è il migliore a difendere e a volte non difende proprio, però guardate quanto ha vinto. A volte è meglio difendere in nove ma avere i suoi gol. Cristiano ti fa vincere, punto".

Khedira spiega poi cosa manchi a Dybala – ormai prossimo ai 28 anni – per consacrarsi al massimo livello: "Paulo ha bisogno di un bodyguard sul campo, che lo protegga e lo faccia rendere. Ha avuto troppi infortuni e troppi problemi extra calcio, con troppe persone che parlavano intorno a lui. Invece deve restare concentrato, prendersi cura del suo corpo… e in questo mi sembra cresciuto. Sa segnare gol da sogno, ha un talento unico, ma per me si mette troppa pressione. Pensa di dover fare tutto passare, creare occasioni, essere leader. Lo ricordo in finale di Champions 2017, non era libero".

Ed a proposito di quella finale persa a Cardiff contro il Real Madrid, il tedesco racconta alla Gazzetta dello Sport: "Cosa successe nell'intervallo? Non c’è stato un grande scontro in spogliatoio, però è vero che abbiamo perso lì. Nel secondo tempo abbiamo smarrito il nostro stile, correvamo solo dietro alla palla e agli avversari. Non so perché, a volte sei senza potere".

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