Ronaldinho resta in carcere in Paraguay, i giudici: “Pericolo di fuga”
Niente da fare per Ronaldinho, dovrà ancora restare in carcere in Paraguay assieme a suo fratello. L'ex stella del calcio brasiliano e internazionale era stata arrestata per essersi introdotta nel Paese sudamericano con un passaporto falso. La Corte d'Appello di Asuncion ha respinto l'istanza di scarcerazione da parte dei legali del calciatore con la seguente motivazione: pericolo di fuga. I giudici ritengono che, così come l'ex campione abbia sfidato e truffato le autorità esibendo documenti contraffatti allo stesso modo potrebbe decidere di scappare. Ecco perché hanno rigettato per la terza volta il ricorso presentato dagli avvocati dell'ex funambolo di Barcellona e Milan.
Respinta l'istanza di scarcerazione
La tesi portata avanti dal pubblico ministero, Marcelo Pecci, (ovvero, che una volta scarcerato Ronaldinho avrebbe abbandonato il Paraguay per sfuggire alla giustizia) è stata reputata fondata dai giudici dell'appello che hanno dato così parere negativo sulla liberazione dell'ex calciatore. Ronaldinho, però, non è l'unico implicato nella vicenda: oltre al fratello, nel registro delle persone finite sotto inchiesta sono 14 i soggetti coinvolti tra cui funzionari dell'aeronautica civile, della polizia ordinaria e agenti di frontiera.
Ronaldinho, show di palleggi nel penitenziario
Ronaldinho si trova attualmente recluso in una sezione del carcere dove sono detenuti 25 agenti di polizia condannati per vari reati e alcuni politici finiti nei guai per corruzione. Come trascorre il tempo? Secondo le ulti e notizie che arrivano dal Paraguay si diverte a giocare a calcetto in un campo all'interno del penitenziario assieme agli altri prigionieri nonostante il clima torrido di questi giorni. Molti dei detenuti che gli fanno da "sparring partner" fanno (anche) a gara per strappare un autografo all'ex calciatore della Seleçao e Pallone d'Oro del 2005