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Ronaldinho in carcere, rischia di essere cancellato da FIFA 20

Brutte notizie per Ronaldinho che rischia di restare in carcere ancora a lungo in Paraguay per il caso dei documenti falsi e del presunto riciclaggio. Il personaggio dell’ex calciatore di Barcellona e Milan potrebbe essere rimosso dal popolare videogioco FIFA 20. Gli sviluppatori infatti stanno pensando a rimuovere l’icona di Dinho nella modalità Fifa Ultimate Team.
A cura di Marco Beltrami
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Piove sul bagnato per Ronaldinho. La grande gloria brasiliana ancora in carcere in Paraguay per documenti falsi e possibile riciclaggio, ha incassato un'altra brutta notizia. Secondo quanto riportato dai media sudamericani infatti, il personaggio dell'ex calciatore di Barcellona e Milan potrebbe essere rimosso dal popolare videogioco FIFA 20. Gli sviluppatori infatti stanno pensando a rimuovere l'icona di Dinho nella modalità Fifa Ultimate Team.

Ronaldinho in carcere in Paraguay, rischia di essere cancellato da FIFA 20

Il periodo di detenzione in carcere di Ronaldinho può protrarsi fino a sei mesi. Un danno d'immagine notevole che potrebbe avere ripercussioni importanti per il brasiliano. La EA Sports, sta infatti valutando la possibilità di rimuovere l'icona dell'ex calciatore da FIFA 20. A Dinho infatti è stata dedicata una "carta" speciale, un tributo alle sue doti e alla sua carriera, come ai più grandi calciatori del passato. Dopo le ultime vicende giudiziarie però gli sviluppatori potrebbero cancellare il suo personaggio del videogame come accaduto in passato per esempio a Marco Van Basten. Anche il "cigno di Utrecht" fu cancellato da FIFA 20 dopo il caso del saluto nazista in tv.

Ronaldinho rischia di restare in carcere ancora a lungo

Non c'è dunque davvero pace per Ronaldinho, che resta recluso nel carcere in Paraguay dopo l'arresto di un mese fa. Nonostante le richieste dei suoi avvocati difensori, finora sono state tutte rifiutare tutte le proposte di rilascio dietro pagamento di cauzione. E i tempi rischiano di allungarsi ulteriormente, a causa dell'emergenza da Coronavirus che ha rallentato fin quasi a fermare la giustizia in Sudamerica. E la sua reclusione potrebbe durare fino ad un massimo di sei mesi.

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