Roma, ululati razzisti contro Niangbo: lo stadio fischia la curva giallorossa
In occasione della partita decisiva di Europa League contro il Wolfsberger, lo stadio Olimpico di Roma ha ospitato più di ventimila spettatori, con molti di questi che hanno assistito al match dalla Curva Sud. E proprio dal ‘feudo' del tifo giallorosso, si sono alzati degli insulti razzisti nei confronti di Anderson Niangbo: giovane attaccante ivoriano di 20 anni della formazione austriaca. L'episodio è accaduto verso la fine del primo tempo, quando dal settore più caldo del tifo romanista si sono levati dei buu razzisti.
La squallida iniziativa di una minoranza della Curva Sud, non ha però colto di sorpresa il resto dello stadio che ha reagito e coperto i buu di questi pseudo tifosi con una serie di fischi assordanti. Il tutto non è arrivato alle orecchie dell'arbitro inglese Craig Pawson, che ha infatti diretto la gara senza problemi fino all'intervallo. Mentre le squadre erano negli spogliatoi, lo speaker dell'Olimpico è invece tornato sull'episodio e ha letto agli spettatori il comunicato con il quale si ricorda a tutti che è vietata ogni forma di discriminazione.
Roma in ansia per il referto dell'arbitro
Nel secondo tempo non ci sono fortunatamente stati altri episodi di razzismo, e la partita si è conclusa al novantesimo senza ulteriori momenti di tensione. La soddisfazione di aver raggiunto i sedicesimi di Europa League è stata dunque macchiata dal gesto di alcuni tifosi romanisti: un'iniziativa da censura, che ora potrebbe anche mettere in difficoltà la società di James Pallotta.
Gli ululati razzisti nei confronti di Niangbo, secondo alcuni media romani, sarebbero stati infatti avvertiti anche dai delegati Uefa, che avrebbero successivamente informato l'arbitro. Protagonista della squadra austriaca nell'ultima partita del girone di Europa League, Niangbo era stato preso di mira dagli ultrà della Roma anche nella gara dell'andata giocata a Graz.