Roma, Petrachi rischia il licenziamento: Pallotta furioso, De Sanctis può essere il nuovo ds
Gianluca Petrachi molto presto potrebbe lasciare la Roma. Ancora una volta il club giallorosso si appresta a liquidare un direttore sportivo, ruolo che in questo ultime stagioni è diventato scomodissimo. Nella Capitale, sponda romanista, è più dura fare il d.s. che l’allenatore. L’esperienza di Petrachi pare possa chiudersi a causa di una discussione con il presidente Pallotta, e c’è addirittura chi parla di un possibile licenziamento per giusta causa.
Le strade della Roma e Petrachi possono dividersi per un messaggio
Petrachi non sembrava saldissimo, nonostante altri due anni di contratto, ma pare che la parola fine sulla sua avventura in giallorosso sia arrivata a causa di un messaggio inviato al presidente Pallotta, che dopo averlo letto si sarebbe infuriato e ha probabilmente deciso il destino di Petrachi. Cosa è successo? In un’intervista l’imprenditore italo-americano ha fatto i complimenti al tecnico Paulo Fonseca e ha citato i suoi collaboratori Fienga e Zubiria, ma non ha fatto il nome di Petrachi, che si sarebbe sentito offeso. E nonostante gli sia stato detto che in quell’intervista lui era stato citato e elogiato, ma che le dichiarazioni su di lui erano state tagliate per motivi di spazio, il d.s. furente ha scritto a Pallotta chiedendo perché non era stato nominato né elogiato. Il presidente si è arrabbiato e la frattura insanabile si sarebbe consumata in modo definitivo. La Roma pensa anche al licenziamento per giusta causa, ma difficilmente si arriverà fino a questo punto.
Morgan De Sanctis possibile ds Roma, Petrachi resterà in Serie A
Con il campionato pronto a ripartire la Roma ha bisogno di un direttore sportivo, anche solo un traghettatore in attesa di trovare un erede diretto di Petrachi e si fa il nome di Morgan De Sanctis, uomo della società, che potrebbe avere il supporto di Franco Baldini. Mentre Petrachi potrebbe facilmente ricollocarsi in Serie A. Per lui si parla di un interesse della Fiorentina, che però in realtà a livello dirigenziale è già coperta con Joe Barone, fedelissimo di Commisso, e con il ds Pradé.