Roma-Lazio 1-1, emozioni ed errori: il Derby della Capitale regala un punto a testa
Dopo l'1-1 della gara d'andata, Roma e Lazio tornano a casa con lo stesso risultato: un pareggio che non cambia classifica e ambizioni. Avvelenato dai brutti striscioni contro Nicolò Zaniolo, e accompagnato dalla consueta vigilia tesa e piena di nervosismo, il derby della Capitale ha finito per accontentare tutti e nessuno. La Roma, che ha fatto la partita e ha avuto più chance di vincere, torna a casa senza l'intera posta in palio, senza aver fermato la striscia positiva dei ‘cugini' ma con un mezzo sorriso sulla bocca per aver stoppato l'emorragia di punti. In casa Lazio, dopo la cavalcata delle ultime undici giornate, Inzaghi non può essere soddisfatto ma deve comunque accettare il mezzo passo falso: dopo undici vittorie di fila, prima o poi un pareggio poteva arrivare. Ed è arrivato proprio nel derby.
Gli errori dei portieri
È un derby che vale più dei tre punti quello che Roma e Lazio giocano in uno stadio Olimpico pieno e in festa. Per entrambe le squadre c'è l'opportunità di scalare ancora la classifica: i giallorossi vogliono difendere il quarto posto dal ritorno dell'Atalanta, i biancocelesti hanno invece nel mirino la seconda piazza dell'Inter, fermata in casa dal Cagliari. Con il ritorno di Dzeko dall'inizio, la Roma scatta meglio dai blocchi e nei primi 20 minuti fa la partita lasciando alla Lazio solo il contropiede. La rete del bosniaco al 26esimo, viziata da un errore di Strakosha, è la diretta conseguenza dell'ottimo avvio dell'undici di Fonseca.
Di fronte ad un avversario più reattivo e aggressivo, la formazione di Simone Inzaghi sbanda, non riesce a reagire e rischia di prendere anche il secondo gol su botta di Cengiz Under: conclusione che il numero uno laziale respinge evitando di fatto il raddoppio dei ‘cugini'. Nel momento di maggior sofferenza, la Lazio trova però in Pau Lopez un alleato inaspettato. Il pareggio di Acerbi al 34esimo, figlio dell'ingenuità del portiere spagnolo, manda così le squadre negli spogliatoi per l'intervallo.
Roma e Lazio mancano il colpo del ko
Nonostante le poche occasioni da rete, il derby rimane divertente e piacevole anche nella ripresa. Le prime emozioni le regalano infatti il tiro di Veretout (fuori di poco) e l'ingresso in scena del Var, che entra in azione per cancellare un rigore che l'arbitro Calvarese aveva fischiato per i giallorossi. Rispetto alle ultime uscite, è una Lazio meno intraprendente e forse anche preoccupata del possesso palla di Dzeko e compagni che continuano a spingere nel tentativo di trovare il vantaggio. Una strategia coraggiosa, che inevitabilmente presta il fianco alle ripartenze laziali e che per poco non premia una delle poche occasioni capitate sui piedi di Correa.
Dopo aver inserito Patric ad inizio ripresa, Simone Inzaghi blinda la mediana con l'ingresso di Parolo per Luis Alberto e del ‘portafortuna' Caicedo: in campo al posto di Correa. La prima mossa di Fonseca è invece a 10 minuti dal termine con Perotti ad occupare lo spazio di Kluivert. Sostituzione giallorossa che arriva a ridosso del miracolo di Strakosha (decisivo su tiro ravvicinato di Dzeko) e a pochi minuti dall'ultima occasione biancoceleste prima del triplice fischio finale di Calvarese: un missile di Milinkovic-Savic che termina di poco fuori.
Il tabellino del Derby
ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Santon (38'st Kolarov), Mancini, Smalling, Spinazzola; Cristante, Veretout (45'st Pastore); Under, Pellegrini, Kluivert (36'st Perotti); Dzeko. A disposizione: Fuzato, Mirante, Juan Jesus, Cetin, Kalinic, Fazio, Florenzi, Peres. Allenatore: Fonseca
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe (1'st Patric), Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto (23'st Parolo), Lulic; Correa (28'st Caicedo), Immobile. A disposizione: Guerrieri, Proto, Berisha, D. Anderson, Bastos, Parolo, Caicedo, Jony, Adekanye, Minala, Vavro. Allenatore: Inzaghi
ARBITRO: Calvarese di Teramo.
MARCATORI: 26'pt Dzeko (R), 34'pt Acerbi (L).
NOTE: Ammoniti: Dzeko, Kolarov (R), Luiz Felipe, Milinkovic, Lulic, Immobile (L). Recupero: 0′ e 4′.