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Roma in finale di Europa League, l’omaggio commosso di Mourinho: “È per l’Emilia Romagna”

Il tecnico giallorosso ha parole toccanti, nel momento di grande euforia ha un pensiero per le popolazioni sconvolte dall’alluvione: “Non possiamo dimenticare la tristezza e le difficoltà di coloro che si trovano in Emilia”.
A cura di Maurizio De Santis
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José Mourinho ha un pensiero speciale in diretta tv per l'Emilia Romagna.
José Mourinho ha un pensiero speciale in diretta tv per l'Emilia Romagna.

José Mourinho si dimostra un gigante. Nel momento di massima euforia per la conquista della finale di Europa League con la Roma ha un pensiero molto delicato per quanto sta accadendo in Emilia Romagna in questi giorni durissimi. È l'artefice dell'ennesimo capolavoro in giallorosso: l'anno scorso portò i capitolini a conquistare la Conference, adesso la prende per mano e la conduce verso Budapest, dove contenderà il trofeo al Siviglia che ha eliminato la Juventus ai supplementari. Chapeau.

Lo Special One ci tiene a dire una cosa subito dopo aver fatto i complimenti alla squadra. Il tecnico giallorosso dedica la vittoria alle popolazioni di quei territori sconvolte dall'alluvione. Manda un messaggio che fa accapponare la pelle. E fa capire perché riesca a creare una grande empatia con il pubblico.

È un messaggio che vogliamo mandare all’Emilia Romagna, perché nelle difficoltà si riesce a trovare il meglio di sé. Ora è un momento di grande festa per Roma, ma non possiamo dimenticare la tristezza e le difficoltà di coloro che si trovano in Emilia. Lì è dura e magari loro possono trovare forza da noi. Nelle difficoltà bisogna essere uniti, vedere al tuo fianco chi è in difficoltà e dare una mano è importante.

Lo Special One commenta la grande prestazione della sua squadra alla BayArena.
Lo Special One commenta la grande prestazione della sua squadra alla BayArena.

Nona finale della carriera, ha messo piede in tutte quelle che hanno caratterizzato i momenti clou delle competizioni continentali per club. Il bilancio racconta di 5 vittorie e 3 sconfitte (tutte in Supercoppa europea), in Ungheria potrà mettere un'altra tacca dal lato giusto della lavagna sulla quale sono segnati i successi del suo palmares. È arrivato fino in fondo, ce l'ha fatta di nuovo. E questa volta l'impresa ha un sapore particolare, considerate tutte le difficoltà attraversate dal gruppo per le assenze e gli infortuni.

Questa à la mia squadra, questo è l’insieme della nostra esperienza. Questo è quello che siamo. Non saprei cosa potrei chiedere di più a questi ragazzi, ora meritano qualcosa di speciale quando partiremo per andare a giocare la finale. Il mio compito, quel che voglio non è essere nella storia della Roma, ma aiutare questi ragazzi a crescere e fare qualcosa di importante e portare gioia ai romanisti.

Il tecnico portoghese abbraccia l'avversario, Xabi Alonso, a fine match.
Il tecnico portoghese abbraccia l'avversario, Xabi Alonso, a fine match.

Carica emotiva. Autostima. Forza del gruppo. Nell'impresa compiuta dalla Roma c'è molto del lavoro psicologico effettuato dal tecnico lusitano in due stagione. Sofferenza, sacrificio, compattezza tengono i giallorossi ancora in corsa per un posto in Champions in campionato. E per vincere l'Europa League. Mou ha ancora un pensiero per la forza della sua squadra.

Se non abbiamo Smalling in panchina magari non vinciamo questa partita. Perché quando perdi Spinazzola e dopo Celik, se non avessimo avuto lui sarebbe stato molto difficile… Poi c'è Bove che ha fatto il quinto di destra, ci sono ragazzi che danno tutto. Posso solo ringraziare ognuno di loro, anche quelli che vanno in panchina o in infermeria che vogliono starci sempre.

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