Roma in emergenza infortuni, Mourinho: “Piangere non aiuta”. Poi manda un messaggio al club
Lussazione alla spalla sinistra. A Nicolò Zaniolo non sarà necessaria l'operazione per guarire dall'infortunio. Dovrà avere pazienza per tre, quattro settimane. Forse anche qualcosa in più, a scopo precauzionale. Una terapia conservativa lo aiuterà a superare il malessere per l'incidente capitato alla fine del primo tempo contro la Cremonese.
Nella giornata delle cattive notizie (la frattura scomposta della tibia riportata da Wijnaldum alla vigilia della partita di campionato) ne arriva una che strappa un sospiro di sollievo alla Roma. L'Olimpico ammutolito e preoccupato per le urla di dolore del calciatore – che chiedeva soccorso allo staff medico visibilmente sofferente – sembrava foriero di aggiornamenti nefasti. L'esito degli esami diagnostici ha spazzato via il pessimismo.
"Sono preoccupato ma piangere non aiuta – le parole di José Mourinho a DAZN a corredo dell'incidente che ha complicato la prestazione contro i lombardi -. Tu hai in testa alcune strategie, diverse combinazioni poi ti trovi in una situazione dove già siamo pochi e abbiamo perso due giocatori nel giro di poco tempo. Il calcio è così, può succedere e dobbiamo andare avanti".
Non cerca attenuanti il tecnico portoghese ma quanto accaduto a Zaniolo è (anche) l'occasione per ribadire quali sono state le sue richieste e cosa di aspetta dalla società. Il lungo stop dell'olandese obbliga il club a rivedere i suoi piani: oltre alla trattativa per Belotti (che si sbloccherà dopo una cessione) adesso c'è l'emergenza si spalanca come una voragine tra centrocampo e attacco. E così alla domanda ‘si aspetta rinforzi?' replica lanciando messaggi tra le righe molto chiari.
"Tutti siamo intenzionati a lavorare per il bene del club – ha aggiunto Mou -. Queste decisioni spettano alla proprietà e del direttore. Loro sanno perfettamente quel che a me piacerebbe, sanno delle difficoltà extra capitate per gli infortuni di Wijnaldum e Niccolò… tutti insieme troveremo le migliori soluzioni possibile".
Ultimo riferimento alle condizioni del terreno di gioco dell'Olimpico che si è deteriorato subito. Niente attenuanti, Mourinho non ne cerca ed elogia la tenuta della Cremonese di Alvini. La sua è una carezza in un pugno. "Se non sblocchi queste partite poi diventano ancora più dure… potevamo chiudere la gara già nei primi 20 minuti, ma il loro portiere è stato fantastico e passato quel periodo il terreno era un campo di patate".