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Roma da record ma a Mourinho non interessa nulla: “Diversi giocatori non sono pronti”

Ottavo risultato utile consecutivo in campionato, ma Mourinho è insoddisfatto di questa Roma: la migliore di tutte le squadre di Serie A in una statistica precisa.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Lazio con la vittoria sul Venezia ha effettuato lo scatto decisivo in classifica per rimettersi alle spalle Atalanta e Roma, frenate dai rispettivi pareggi, in un testa a testa per la Zona Europa che si sta accendendo di giornata in giornata. Ma la squadra giallorossa è in piena forma, ha conquistato il suo ottavo risultato utile consecutivo e vanta un primato in Serie A decisamente invidiabile, a dimostrazione che la mentalità che vuole Josè Mourinho si sta piano piano radicando anche in Capitale. Un elemento non da poco anche se dopo Udine, lo Special One non ha lesinato critiche precise ai suoi giocatori.

Josè Mouirnho non è soddisfatto e non può esserlo visto che già in tempi non sospetti aveva sottolineato come non fosse abituato a dover pensare di lottare per un quinto o sesto posto. La Roma di oggi è in quella posizione e se il campionato fosse finito la delusione sarebbe più che cocente. Per questo, dopo il pareggio di Udine sono volati i soliti stracci da parte del portoghese che non ha lesinato feroci accuse nei confronti della propria squadra, in un gioco psicologico senza fine, sferzandone l'orgoglio laddove intuisce pericolosi cali.

La sconfitta non è arrivata, anzi, la Roma ha strappato l'ottavo risultato utile che smuove oramai da più di un mese ogni weekend la classifica. Un filotto importante, il più lungo da inizio stagione a conferma che qualcosa è scattato nel gruppo che ha attraversato anche momenti di assoluta crisi, con le epurazioni volute dal portoghese e avvallate a gennaio dalla società. Ma la trasferta di Udine ha riportato alla luce nuove accuse nei confronti dei giocatori. Senza nomi, nessuno escluso: "Già durante il riscaldamento pre partita ho osservato il linguaggio del corpo e ho visto una squadra deconcentrata e poco motivata. Non va bene, non possiamo permettercelo: non possiamo scegliere le partite e decidere quale sia la più importante rispetto all'altra".

Anche senza la sconfitta in tabellino, per il portoghese il pareggio in Friuli ha lo stesso sapore: "Diversi giocatori non sono ancora pronti a giocare sia in coppa che in campionato, e questo non va bene. Anch'io sono stanco ma la stanchezza la sento solamente dopo la partita, qualcuno l'ha sentita durante e questo aspetto non mi è piaciuto". A ridosso del ritorno di Conference League contro il Vitesse ma soprattutto in chiave derby contro la Lazio di un super Immobile, il messaggio è forte e chiaro.

Poco importa se le statistiche dicono che in questa Roma si stia radicando comunque la mentalità vincente che Mourinho ha da sempre predicato. I giallorossi con il pareggio contro l'Udinese, ottenuto questa volta al rigore segnato da Pellegrini al 94′, hanno infilato l'ottavo risultato utile consecutivo e confermato di restare nel match fino alla fine come nessun'altra squadra di Serie A. La Roma, infatti, ha segnato ben sei gol nei minuti finali che sarebbero diventati sette se il Var non avesse tolto la rete a Zaniolo nei minuti conclusivi contro il Genoa.

Un elemento non da poco che ha permesso ai giallorossi di pareggiare con il Sassuolo (Cristante al 94′), con il Verona (Bove all'84') e con l'Udinese (Pellegrini al 94′) oltre di vincere contro lo Spezia (gol di Abraham al 99′), confermandosi la miglior formazione in ‘Zona Cesarini'. Ma a Mourinho non basta più, i giocatori sono avvisati: "Ci vuole uno spirito diverso"

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