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Roma a picco: Mourinho è in difficoltà, ma si difende rivendicando le finali giocate in Europa

Il tecnico della Roma, dopo il 4-1 subito dal Genoa, è appena quintultimo in Serie A. Ma Mourinho non ha perso il suo spirito battagliero e respinge alcune critiche: “Ci manca solidità. Questo è il peggior inizio della Roma, ma anche il mio”.
A cura di Alessio Morra
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Con le grandi il Genoa si esalta. Gilardino ha conquistato 7 punti fin qui battendo Lazio e Roma e pareggiando con il Napoli. Il successo con i giallorossi è senz'altro il più bello, arrivato con un sonoro 4-1. Da contraltare a un grande Genoa c'è una Roma che, letteralmente,si lecca le feritedopo l'ennesima sconfitta e i 5 punti conquistati in 6 giornate. Un avvio tremendo, con il sedicesimo posto che tiene la Roma nei bassi fondi. Sul banco degli imputati, forse davvero per la prima volta, José Mourinho.

Nell'intervista a DAZN, il tecnico portoghese, rimasto impietrito nei minuti finali, ha risposto alla prima domanda dicendo che dopo il 4-1 a Verona è meglio non parlare: "Non ho tanto da dire, non voglio parlare tanto. A fine partita non ho parlato con i giocatori, li ho solo salutati".

Poi è arrivata nel dettaglio la spiegazione della partita: Abbiamo iniziato male, è stato brutto. Come è stato brutto il gol subito a Verona. Abbiamo avuto una reazione e abbiamo pareggiato. Poi si è infortunato Diego (Llorente) e la struttura della squadra è cambiata ed è iniziata a peggiorare".

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La struttura di gioco è stata cambiato nella ripresa altre due volte: "Con cartellino giallo di Mancini abbiamo deciso di cambiarlo, considerato anche l'arbitro, e abbiamo ancora modificato la struttura. Quando è arrivato il gol di Lukaku, che era fuorigioco, sentivo che potevamo pareggiare. Perché loro erano bassi e noi avevamo il dominio, anche se non tiravamo in porta. E in quel momento pensavamo fare i nostri cambi, con Azmoun e altri. Invece è arrivato il 3-1 e la partita è finita. Poteva andare peggio, perché in queste partite poi possono finire con quattro, cinque o sei gol".

Si è tolto poi qualche sassolino, parlando degli assenti – e cioè l'infortunato Smalling e Roger Ibanez, ceduto in Arabia Saudita: "La gente parla, parlava tanto degli errori di Ibanez, degli errori con la palla, ma in realtà aveva una solidità reale. Ci manca Smalling. Basta vedere quante partite abbiamo vinto senza Chris (Smalling), ma non dobbiamo lamentarci di questo e dobbiamo vincere anche senza di loro". 

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I problemi sono tanti. Mourinho ne sottolinea due. La difesa balla e non poco e la squadra non è tanto solida, come dovrebbe:  "Solidità è anche conseguenza di uno spirito di squadra forte, che c'è magari quando c'è da recuperare una palla. Quando vedi ogni tiro in porta è gol. Questo è un momento, un momento così. Primo tiro, fanno gol. Secondo uguale. Poi calcio d'angolo e segnano. Con il Torino hanno avuto due occasioni al primo minuto e poi alla fine il gol di Zapata".

Questo è il peggior inizio dal 2010-2011 per la Roma, ma lo è anche per Mourinho che sottolinea il suo record negativo. Ma forse per evitare ulteriori polemiche su di sé, ci tiene correttamente, a ricordare che la Roma con lui in panchina ha disputato due finali nelle coppe europee: "Il peggior inizio della Roma degli ultimi anni sì, ma è anche il peggiore della mia carriera. Ma è stata anche la prima volta che la Roma ha giocato due finali consecutive".

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